Economia
La recessione può attendere: nel trimestre Pil sopra le attese a +0,5%

L'Italia si dimostra resiliente: secondo gli ultimi dati Istata il Pil cresce sopra le attese confermando un rialzo dello 0,5%
Nel terzo trimestre del 2022 il Pil destagionalizzato è aumentato dello 0,2% sia nell'area dell'euro che nell'Ue, rispetto al trimestre precedente, secondo una stima flash preliminare pubblicata da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil era cresciuto dello 0,8% nell'area dell'euro e dello 0,7% nell'Ue. Rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente, il Pil destagionalizzato è aumentato del 2,1% nell'area dell'euro e del 2,4% nell'Ue nel terzo trimestre del 2022, dopo il +4,3% in entrambe le zone nel trimestre precedente.
Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati per il terzo trimestre del 2022, la Svezia (+0,7%) ha registrato l'aumento più elevato rispetto al trimestre precedente, seguita da Italia (+0,5%), Portogallo e Lituania (entrambi +0,4%). Diminuzioni sono state registrate in Lettonia (-1,7%) così come in Austria e Belgio (entrambi -0,1%). I tassi di crescita anno su anno sono stati positivi per tutti i Paesi ad eccezione della Lettonia (-0,4%). Nelle stime dell'Eurostat la crescita per la Germania per il terzo trimestre è fissata allo 0,3%; la Francia allo 0,2; la Spagna allo 0,2.
Pil: Pagani,crescita ancora robusta,usare bene spazi bilancio
La crescita dell'economia italiana è ancora "robusta" e il nuovo governo deve usare bene gli spazi di bilancio che si aprono. Lo afferma Fabrizio Pagani, già capo della segreteria tecnica del Mef e attualmente Global Head of Economics Muzinich&Co, commentando la stima preliminare dell'Istat che registra un aumento del Pil dello 0,5% nel terzo trimestre e del 2,6% su base annua, in decelerazione rispetto al trimestre precedente ma superiore alle attese.
"E' un dato sorprendente per la robustezza della crescita che la nostra economia ancora dimostra - sottolinea Pagani in un colloquio con l'Agi - è un dato estremamente positivo che porta la crescita acquisita del Pil al 3,9%, che è sostanzialmente a livello della previsione pre guerra in Ucraina". "Abbiamo avuto una stagione turistica estremamente ricca e anche molto lunga che sta continuando, e anche le indicazioni per l'ultimo trimestre sono a mio avviso abbastanza positive", osserva l'economista. Inoltre, rileva Pagani, "le nostre imprese dimostrano grande resilienza anche all'aumento dei prezzi energetici, sia perché riescono a ridurre i consumi e riescono a trasferire alcuni degli aumenti dei costi sui loro clienti sia perché il costo di certe materie prime è sceso, quindi questo compensa i forti aumenti dell'energia".