Economia
Lavoro: Istat, tasso disoccupazione giugno al 9,7%, minimo da 2012
Lavoro: Istat, disoccupazione giovani al 28,1%, più bassa da 2011. Occupazione: a giugno sale al 59,2%. Di Maio: "Questi sono i dati che ci rendono felici"
Pil: Istat, crescita nulla nel secondo trimestre - Nel secondo trimestre del 2019 e' stato stimato che il prodotto interno lordo, Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e' rimasto stazionario sia rispetto al trimestre precedente, sia nei confronti del secondo trimestre del 2018. Il secondo trimestre del 2019 ha avuto una giornata lavorativa in piu' rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in piu' rispetto al secondo trimestre del 2018. La variazione congiunturale e' stata la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto sia nel comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca, sia in quello dell'industria e di un aumento in quello dei servizi. Dal lato della domanda, e' stato un contributo nullo sia della componente nazionale, al lordo delle scorte, sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2019 e' risultata nulla. |
Lavoro: Istat, tasso disoccupazione giugno al 9,7%, minimo da 2012
Il tasso di disoccupazione a giugno scende al 9,7%, in calo di 0,1 punti percentuali sul mese precedente. Lo rileva l'Istat, spiegando che si tratta del tasso più basso da gennaio del 2012, quando era al 9,6%.
Lavoro: Istat, disoccupazione giovani al 28,1%, più bassa da 2011
Il tasso di disoccupazione giovanile (15-24enni) a giugno è al 28,1%, in calo di 1,5 punti percentuali. Si tratta del valore più basso da aprile 2011, quando era al 27,6%. Lo rileva l'Istat.
LAVORO: ISTAT, A GIUGNO OCCUPAZIONE SALE AL 59,2% (+0,1 PUNTI)
Dopo la crescita registrata nei primi mesi dell'anno, a giugno 2019 la stima degli occupati risulta sostanzialmente stabile rispetto al mese precedente; il tasso di occupazione sale al 59,2% (+0,1 punti percentuali). Lo rileva l'Istat.
LAVORO: ISTAT, IN SECONDO TRIMESTRE 2019 OCCUPAZIONE +0,5%
Nel trimestre aprile-giugno 2019 l'occupazione registra una crescita consistente rispetto ai tre mesi precedenti (+0,5%, pari a +124 mila unità). Lo rileva l'Istat. Nello stesso periodo aumentano sia i dipendenti permanenti (+0,8%, +114 mila) sia quelli a termine (+0,6%, +19 mila) mentre calano gli indipendenti (-0,2%, pari a -10 mila); per età si registrano segnali positivi tra i 15-24enni e gli ultracinquantenni e negativi nelle classi d'età centrali.
LAVORO: ISTAT, A GIUGNO TASSO INATTIVITA' INVARIATO AL 34,3%
Il tasso di inattività a giugno è invariato al 34,3% per il quinto mese consecutivo. La stima complessiva degli inattivi tra i 15 e i 64 anni a giugno è in lieve calo (-0,1%, pari a -14 mila unità), l'andamento è sintesi di un aumento tra gli uomini (+18 mila) e una diminuzione tra le donne (-33 mila). Lo rileva l'Istat.
DATI ISTAT, DI MAIO: "QUESTI SONO I DATI CHE CI RENDONO FELICI"
Queste sono notizie che ci rendono felici. L'occupazione in Italia continua ad aumentare. Secondo l’Istat siamo arrivati al tasso più basso di disoccupazione da gennaio del 2012, cioè da più di sette anni. Noi ce la stiamo mettendo tutta e sappiamo di avere contribuito a questi risultati con i provvedimenti che abbiamo portato avanti in questo anno.È cresciuto anche il lavoro tra le donne (+15 mila), mentre la disoccupazione tra i giovani (15-24 anni) scende al 28,1%, in calo di 1,5 punti percentuali, il tasso più basso dall'aprile del 2011. Certo, più i risultati arrivano, più attaccano il MoVimento 5 Stelle e me, ma ci siamo abituati. No problem, l'importante è che sempre più persone in Italia trovino un lavoro e soprattutto un lavoro stabile. Questa notizia peraltro arriva nel giorno in cui iniziamo a formare i navigator (anche loro tanto denigrati... pazienza), che aiuteranno le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza a trovare un’occupazione. Sono una figura importantissima, perché il loro ruolo non sarà solo quello di trovare un lavoro, ma di ridare fiducia alle persone. Fidatevi dei dati e non della propaganda di certi giornali!