Economia
Leonardo Del Vecchio, guerra sull'eredità: chi paga la tassa di successione?
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Visioni diverse su come pagare le imposte per il passaggio di quote. La tassa di successione da 110 mln crea una spaccatura tra gli eredi e i tempi si allungano
Eredità Del Vecchio, non c'è accordo tra gli eredi: i figli minori chiedono la mappatura di tutti i beni
Dopo 15 mesi dalla morte di Leonardo Del Vecchio, la questione eredità resta ancora un capitolo aperto e la famiglia si spacca, la tassa di successione ha diviso gli aventi diritto. Il primo passo - si legge sul Corriere della Sera - è ormai alle spalle con il passaggio delle quote della cassaforte lussemburghese Delfin, subito assegnate agli otto eredi dell’imprenditore fondatore di EssilorLuxottica hanno il 12,5% a testa della cassaforte. Sei sono i figli Claudio, Marisa e Paola, nati dal matrimonio con Luciana Nervo, Leonardo Maria (avuto dalla vedova Nicoletta Zampillo), Luca e Clemente (dalla compagna Sabina Grossi). Al loro fianco la vedova Nicoletta Zampillo e il figlio Rocco Basilico.
Resta un ultimo capitolo da chiudere. Riguarda gli altri legati inclusi nel testamento, che devono essere eseguiti dagli stessi eredi: primo fra tutti, il riparto delle imposte di successione, la cui quota a carico di tutti i soci è stimata in circa 110 milioni, il passaggio di due case di proprietà di Delfin, valutate 77 milioni, a favore della vedova Nicoletta Zampillo, e l’assegnazione di 2,15 milioni di azioni EssilorLuxottica al ceo Francesco Milleri, che di Delfin è anche il presidente, per un valore stimato in 270 milioni.
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Un lascito pensato da Del Vecchio come segno di riconoscenza e legame profondo per il lavoro svolto dal manager che ha contribuito a fare grande EssilorLuxottica, e di 22 mila titoli al manager Romolo Bardin. L’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario da parte di Luca e Clemente del Vecchio, i figli più giovani del Cavaliere, ha fatto scattare una mappatura dei beni in eredità. Si tratta di un meccanismo che a sua volta fa nascere la possibilità di incassare l’attivo e pagare i debiti, senza tuttavia che i soci siano tenuti a versare personalmente la parte eccedente che potrebbe valere circa 40 milioni per ciascuno dei sei figli di Del Vecchio, a fronte di un valore del patrimonio complessivo vicino attorno ai 29 miliardi. Gli eredi si dividono sulla strategia di adottare e i tempi si allungano.