Economia
Stabilità, le richieste italiane all'Ue. Spese militari e Pnrr fuori dal Patto
Ma lo scorporo delle spese sarà limitato e ci dovrà essere un taglio al debito
Possibile l'intesa sul Patto di Stabilità: ecco come si può arrivare all'accordo
"Scorporare gli investimenti dal calcolo del deficit e del debito. Ma a patto che sia limitata da un punto di vista qualitativo (solo le spese militari per sostenere l’Ucraina e una parte di quelle del Pnrr), quantitativo (con una soglia massima ancora da definire) e temporale (indicativamente non oltre il 2026). È questa la concessione che la Germania è disposta a fare all’Italia, in cambio di un sostegno alla proposta tedesca di introdurre un taglio minimo annuale del debito uguale per tutti". Lo scrive oggi la Stampa, che spiega come si avvicini un accordo sul Patto di Stabilità.
Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha chiesto che venga consentito di detrarre dal deficit gli investimenti effettuati nell'ambito del Pnrr e le spese militari per aiutare l'Ucraina. Lo si apprende da fonti del Mef, a margine dell'Ecofin informale a Santiago. La richiesta sarebbe stata fatta nel corso della discussione all'Ecofin informale sulla riforma del patto di stabilità. Si tratterebbe di uno scorporo temporaneo, fino al 2026, anno in cui termina Next Generation Eu, di spese che i Paesi devono fare, perché devono attuare i Pnrr e sostenere l'Ucraina invasa dai russi. Su questo, secondo le stesse fonti, si sarebbe registrato un atteggiamento aperto da parte della Germania. Per quanto riguarda la proposta della Commissione, che prevede percorsi di riduzione del debito individuali per Paese, l'Italia preferirebbe una regola unica, che valga per tutti, purché sia sostenibile, anche per evitare classificazioni tra i Paesi membri. L'Ecofin avrebbe avuto quindi un buon esito per l'Italia, per le fonti.
L'Ecofin informale di Santiago "ha avuto comunque un esito importante", perché c'è "la volontà di tutti i Paesi di accelerare e di intensificare il lavoro per raggiungere l'intesa e con una disponibilità al compromesso, che poi naturalmente va tradotta in decisioni" ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, a margine dell'Ecofin informale a Santiago de Compostela.
"La dialettica con i diversi Paesi è normale e non la dobbiamo enfatizzare" dice Gentiloni, rispondendo in merito alle tensioni che si sono registrate nelle ultime settimane tra Bruxelles e Roma. "Anche su vicende delicate, come la pressione migratoria che sta subendo l'Italia, è molto importante che l'Ue mostri una vicinanza, una presenza. Questa è la migliore smentita a ipotesi che non sono sul tavolo".