M&A, confusione sui dati del 2023. In aumento o in calo? Numeri a confronto - Affaritaliani.it

Economia

M&A, confusione sui dati del 2023. In aumento o in calo? Numeri a confronto

di Redazione Economia

Per PwC il numero delle operazioni è cresciuto a 680 (+13,5%)

E se KPMG ha genericamente sottolineato che  gli operatori di private equity hanno avuto un ruolo importante, continuando a supportare nel percorso di crescita per linee esterne le proprie portfolio company, nonostante l’incremento del costo del denaro, più che raddoppiato nel giro degli ultimi 12 mesi, EY ha precisato che del totale di 25 miliardi di euro di deal ben 20,7 miliardi sono relativi a operazioni di private equity, inclusi i fondi infrastrutturali, e che i deal in questione sono stati 221, quindi poco meno della metà del totale mappato. Numeri che evidenziano un leggero calo in termini di volume (da 234 deal) e un leggero aumento in termini di valore (da 19,5 miliardi di euro) rispetto al primo semestre 2022.

A questo proposito, sottolineiamo che i dati di EY sono in linea con le anticipazioni di BeBeez. Ricordiamo che BeBeez Private Data da inizio anno e sino a fine maggio aveva mappato 212 operazioni di private equity in Italia, così come raccontato nel Report di BeBeez Private Equity 5 mesi 2023 (pubblicato lo scorso giugno e disponibile agli abbonati di BeBeez News Premium e BeBeez Private Data). Una cifra che si colloca poco sotto alla metà di quella dell’intero 2022 e che quindi in proporzione potrebbe portare il 2023 a chiudere poco sotto il dato dell’anno scorso, quando l’attività di private equity in Italia si è mantenuta piuttosto calda, con ben 549 operazioni complessive (si veda qui il Report di BeBeez Private Equity 2022), cioè il 9% in più rispetto alle 497 mappate a fine 2021 (si veda qui il Report di BeBeez Private Equity 2021). Quanto al valore delle operazioni, sono state quattro quelle su aziende con enterprise value di almeno 500 milioni di euro,  che hanno avuto per protagoniste aziende italiane e dove a passare di mano è stata la maggioranza del capitale delle società target. Di questi, tre deal hanno riguardato aziende con un EV di almeno un miliardo: WindTre, Isab e Gruppo Florence. Ma ci sono poi altri quattro deal di dimensioni medio-grandi su aziende con EV di almeno 100 milioni dove è passato di mano il controllo.