Economia
Macron vs lo stipendio di Tavares. Stellantis: si merita quello che guadagna
Per Macron lo stipendio dell'ad di Stellantis è scioccante. La replica di Stellantis
Taveres, Stellantis: si merita quello che guadagna
"In linea di principio, un'azienda non fa commenti sul campo politico. Stellantis ricorda che sotto la guida di Carlos Tavares, in meno di otto anni, il gruppo Psa è passato da una situazione di quasi fallimento al rango di azienda leader nel suo settore su scala mondiale con Stellantis, di cui ha portato avanti il progetto". Stellantis risponde così a Macron e a Le Pen Stellantis, sottolinea l'azienda, "è oggi la terza casa automobilistica di maggior successo al mondo, che ha permesso di ridistribuire 1,9 miliardi di euro ai dipendenti, tanto quanto agli azionisti". "La remunerazione di Carlos Tavares, variabile al 90% a seconda dei risultati dell'azienda e basata su criteri di performance, è di 19,1 milioni di euro, inferiore ad esempio a quella di GM o Ford, e dovrebbe essere considerata in relazione alle dimensioni e alle prestazioni dell'azienda che sta guidando". Stellantis, replica il gruppo, "ha pubblicato gli elementi di compensazione il 25 febbraio 2022 e spetta a Phitrust (società francese di gestione degli investimenti focalizzata sui fattori di sostenibilità e azionista di minoranza di Stellantis, ndr.) spiegare le ragioni della sua azione nel bel mezzo della campagna elettorale. Infine, Carlos Tavares guida la profonda trasformazione di Stellantis a cominciare dal piano "Dare Forward 2030", per renderla leader tecnologico che punta alla carbon neutrality nel 2038, prima dei suoi concorrenti".
Macron critica lo stipendio di Tavares in vista del ballottaggio del 24 aprile in Francia
Quei 19 milioni di euro annui che dovrebbe mettersi in tasca il numero uno di Stellantis Carlos Tavares per l'anno 2021 sono stati definiti da Emmanuel Macron "scioccanti ed eccessivi". Il presidente francese di nuovo in corsa per l'Eliseo si aggiunge alle numerose voci di protesta montate in questi giorni intorno al compenso dell'amministratore delegato, dichiarando che "stiamo parlando di somme astronomiche qui dovremmo mettere un limite a questo sistema e potrebbe funzionare se agiamo a livello europeo”.
"Dobbiamo lottare in Europa per avere una remunerazione che non possa essere offensiva", ha aggiunto Macron alla radio Franceinfo. "Ad un certo punto, dobbiamo stabilire dei limiti e avere una governance per la nostra Europa che renda le cose accettabili, altrimenti la società n certo punto, esplodera'", ha spiegato. "Siamo su cifre astronomiche, senza inquadrarlo in un range, dobbiamo saper mettere un tetto, se lo facciamo a livello europeo puo' funzionare", ha stimato il Capo dello Stato, ricordando che "Stellantis ha il suo consiglio e la sua governance nei Paesi Bassi".
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"Quello che dobbiamo saper fare è, come abbiamo fatto con la tassazione minima e la lotta all'evasione, convincere i nostri partner europei ad attuare una riforma che permetta di vigilare, a un certo punto, sui compensi dei nostri dirigenti", ha affermato. "Certo è scioccante, è ancora più scioccante quando sono i manager a mettere in difficoltà la loro azienda", ha reagito l'altra candidata alla presidenza Marine Le Pen, su BFMTV.
I milioni di euro di bonus assegnati ai vertici del gruppo automobilistico Stellantis per l'anno 2021 sono contestati da azionisti, sindacati e anche in campo politico, a pochi giorni dal secondo turno delle elezioni presidenziali francesi. Essendo stata la performance del eccezionale, il direttore generale, Carlos Tavares, dovrebbeinfatti ricevere un totale di 19 milioni di euro per l'esercizio.
Intanto secondo i sondaggi il presidente uscente Emmanuel Macron vincerebbe al secondo turno delle elezioni presidenziali contro Marine Le Pen con un punteggio del 54% contro il 46% della candidato RN, secondo un sondaggio di BVA per RTL e Orange. Emmanuel Macron guadagna così un punto a discapito del rivale di estrema destra rispetto al sondaggio effettuato dallo stesso istituto una settimana fa, prima del primo turno. Cinque anni fa l'attuale presidente vinse con il 66,1% dei voti contro il 33,9% della sfidante.
Secondo l'indagine, a nove giorni dal secondo turno, la partecipazione media prevista sarebbe del 73%, un livello molto vicino a quello del primo turno (73,7%). Secondo BVA, Macron beneficia di una maggior afflusso di voti da parte dell'elettorato dei candidati presenti al primo turno, soprattutto dal bacino di Jean-Luc Me'lenchon (LFI). Il 30% degli elettori di Me'lenchon - secondo il sondaggio - si asterrà e il 22% pensa di votare scheda bianca. Ma fra coloro che andranno alle urne, la scelta ricadrà più su Macron (30%) che su Le Pen (18%). Macron è dato largamente in testa nella fascia di età over-70 anni (70% contro il 30% di Marine Le Pen), mentre la situazione sarebbe di sostanziale parità per i 35-49enni.