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Economia
Mediobanca, così Nagel ha cambiato pelle a Piazzetta Cuccia: le prossime mosse

Si sono tra l’altro calmate le acque intorno a Piazzetta Cuccia, almeno per ora. La morte di Leonardo Del Vecchio il 27 giugno del 2022 ha di fatto chiuso una stagione fatta di grande combattività. Il “paperone di Agordo” aveva messo nel mirino Mediobanca, si dice che fosse pronto a salire anche oltre il 20% “concessogli” dalla Bce e che volesse quindi, sfruttando anche la triangolazione con Francesco Gaetano Caltagirone, riuscire a mettere le mani su Piazzetta Cuccia anche dal punto di vista della governance. L’accordo con Francoforte, infatti, era che la partecipazione fosse esclusivamente finanziaria, senza ulteriori margini di manovra. 

Il rinnovo del board è previsto per l’autunno del 2023, ma prima andrà presentato il nuovo piano industriale. Lo farà ancora Alberto Nagel. Il quale però finirà per forza di cose sotto i riflettori. La battaglia per le Generali è stato solo l’antipasto. Francesco Milleri, l’uomo forte per cui Del Vecchio ha cambiato testamento facendolo plenipotenziario (e rendendolo un uomo molto ricco, con un patrimonio superiore ai 300 milioni di euro), è ora impegnato nella risoluzione delle complesse beghe testamentarie. I figli del patron, infatti, al netto dell’eredità, si ritrovano sostanzialmente a non contare nulla. E non sembrano particolarmente felici.

Ma c’è da scommettere che si tratti più di un momento di quiete. L’understatement che ha sempre caratterizzato il “regno” di Nagel in Mediobanca è un’arma a doppio taglio: lo mette al riparo da qualsiasi possibile critica di protagonismo. Ma lo rende anche più vulnerabile di fronte ad attacchi così diretti come quelli che hanno caratterizzato il passato. E che probabilmente torneranno nei prossimi mesi. 
 

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