Economia

Mediobanca, Doris pronto a salire al 4,5%.I fronti si compattano per la guerra

Mediolanum pronta a salire sino al 4,5%: col 2% dei Berlusconi il fronte pro-Nagel sarebbe al 6,5%. Del Vecchio con Unicredit, Benetton e Bolloré supererebbe...

L’istituto guidato da Jean-Pierre Mustier, del resto, si è già trovato dallo stesso lato dello schieramento con Del Vecchio nel caso dell’offerta da 550 milioni da questi avanzata per lo sviluppo dell’Istituto europeo di Oncologia (Ieo) e del centro cardiologico Monzino, offerta poi ritirata da Del Vecchio perché Mediobanca, vi si era opposta insieme a UnipolSai, Intesa Sanpaolo, Pirelli, Banco Bpm e allo stesso gruppo Mediolanum. 

Più che una rivincita, peraltro, l’investimento diretto in Mediobanca di Del Vecchio (che non partecipa all’accordo di consultazione che ha sostituito il precedente patto di sindacato e che vincola il 20,94% del capitale) potrebbe essere funzionale ad acquisire maggior potere nel Cda di Generali. Nell’assicurazione triestina Mediobanca è il primo socio col 13,465%, anche se Nagel ha da tempo detto di voler ridurre la partecipazione al 10%, senza però aver ancora proceduto alla cessione se non altro per la difficoltà di trovare un investimento altrettanto redditizio. Del Vecchio in compenso ha il 4,86%, poco meno di Francesco Gaetano Caltagirone (al 5%) e più dei Benetton (saliti al 4%). 

La coppia Del Vecchio-Mustier sembra dunque pronta a giocare una partita doppia partendo da una partecipazione attorno al 15,7% di capitale di Piazzetta Cuccia che potrebbe arrivare a sfiorare il 19% se il patron di Essilux salisse al 10% (nel frattempo potrebbe già essere a ridosso), soglia oltre il quale sarebbe necessaria l’autorizzazione di Banca d’Italia-Bce (autorizzazione che servirebbe del resto anche per cambiare lo statuto). Dalla loro parte i due potrebbero avere i Benetton (soci di Mediobanca al 2,1%) e forse Bolloré, se non altro perché assieme ai Doris in difesa di Nagel è probabile si schierino i Berlusconi (2% di Mediobanca) con cui i rapporti restano tesi dopo la vicenda Vivendi-Mediaset.

L’ultima parola, se il confronto tra soci dovesse mai degenerare in uno scontro aperto, potrebbe spettare agli investitori istituzionali, cui fa capo nel complesso il 74% circa del capitale di Piazzetta Cuccia, a partire da BlackRock, già socia di Unicredit al 4,76% e di Mediobanca col 4,98% circa. Per ora è solo fantafinanza, ma secondo i trader di Piazza Affari il succedersi di annunci e dichiarazioni lascia pensare che qualcosa stia effettivamente iniziando a bollire in pentola in vista di uno scontro frontale in occasione dell'assemblea del prossimo anno.

Luca Spoldi