Economia

Mediobanca, utile 2019-2020 a 600 mln. Prosegue Piano23

Mediobanca, risultati ultimo trimestre: performance superiore alle attese. Il Gruppo: “Risultati solidi”

Mediobanca prosegue nel percorso del Piano23 facendo leva sulla specificità del proprio modello di impresa.  Durante l’emergenza Covid risultato efficace grazie alla focalizzazione sui segmenti di clientela più resilienti (famiglie e medie/grandi imprese) e al crescente apporto delle attività a basso assorbimento di capitale (Advisory e WM).

L’ultimo trimestre segna una performance superiore alle attese e si caratterizza per:

  • Graduale ma significativa ripresa dell’attività in tutti i segmenti, in un contesto di mercato più favorevole 
  • Risultati operativi largamente positivi per il robusto andamento dei ricavi (+4% t/t a €606m), il controllo dei costi (-1% t/t a €298m), l’importante generazione di capitale (indice CET1 al 16,1%, +220bps t/t, phase-in), che beneficia di 50bps per la ripresa, in linea con le indicazioni BCE, del dividendo accantonato per l’anno 2020 (DPS 0,27) e di 80bps legati alle disposizioni regolamentari 
  • Rigoroso presidio della qualità degli attivi, esteso anche alla gestione delle moratorie e all’adeguamento dei modelli IFRS9 al nuovo scenario macroeconomico: il costo del rischio sale nel trimestre a 141bps e permette, con il totale delle attività deteriorate lorde stabili al 4% degli impieghi, di aumentare gli indici di copertura di tutte le categorie di credito, performing e non
  • Utile netto di €48m, ma pari a €217m rettificato per gli oneri non ricorrenti. Il singolo trimestre è in grado di coprire gli oneri non ricorrenti di tutto l’esercizio (€285m), per l’80% dovuti al Covid e per l’80% contabilizzati nell’ultimo trimestre (inclusi €65m per svalutazione RAM).


L’esercizio 2019/20 chiude con ricavi stabili a €2,5mld (+3% al netto dei one-off Covid), con margine di interesse e commissioni +3% a/a. 

  • Indice costi/ricavi al 47% (+1pp); costo del rischio a 82bps (+30bps a/a)
  • Utile netto a €600m, con utile per azione in riduzione del 27% a/a (EPS €0.68 vs €0.93)
  • Utile netto rettificato a €887m, con EPS in crescita del 3% (EPS adj.2 €1.0 vs. €0.97)
  • ROTE rettificato2 al 10%
  • DPS 2020 azzerato, proposta in ottemperanza alle raccomandazioni BCE
  • Costante implementazione della strategia di sostenibilità, con costante sostegno del Gruppo a favore di dipendenti, clienti e comunità nella crisi Covid-19

Piano industriale 2023: confermate le linee strategiche, gli obiettivi, la politica di ottimizzazione del capitale e di remunerazione degli azionisti

  • Ottimizzazione del capitale (CET1 al 13,5%) da raggiungersi ora progressivamente (entro Giugno 2023 ) per la gestione prudenziale della crisi Covid. Dal 2021 ritorno ad una politica di distribuzione tra le migliori del settore tramite erogazione di dividendi cash e riacquisto di azioni proprie, per ottimizzare il capitale, in quantità e mix ogni anno modulato alla luce della velocità della ripresa, dell’andamento del titolo Mediobanca (multiplo P/BV) e delle autorizzazioni BCE.

Le divisioni vedono un significativo progresso del WM ed un consolidamento del Consumer; rimane positivo ed elevato l’apporto del CIB e del PI

  • WM: ROAC  al 19%, primo contributore alle commissioni di Gruppo (47% del totale); ricavi +8% a/a (a €584m), commissioni nette +9% a/a (a €306m), utile netto +13% a/a (a €80m). La capacità di raccolta nel WM è rimasta sempre elevata, senza outflows per il segmento Affluent/Private anche nel periodo del lockdown. L’apporto di NNM delle reti distributive è stato pari a €4,9mld nell’anno, di cui €2,1mld nell’ultimo trimestre, con TFA in crescita a €64mld (+4% a/a). È proseguito il rafforzamento della distribuzione che ha raggiunto i 1000 professionisti (+10% a/a, di cui 868 nell’Affluent) 
  • Consumer: ROAC3 al 31%, primo contributore al margine di interesse di Gruppo; ricavi +4% a/a (a €1,071m), margine di interesse +5% a/a (a €948m), utile netto -12% a/a (a €297m) per il costo del rischio aumentato a 247bps (361 nell’ultimo trimestre). L’esercizio è stato caratterizzato da attività record fino a febbraio. Il lockdown ha fortemente ridimensionato le erogazioni che però a giugno sono risalite a circa il 60% dei valori ante-covid. Compass ha attuato una politica di accantonamento prudente pur in presenza di esiti molto favorevoli delle moratorie, che sono state per il 55% estinte o rimodulate con scadenze brevi e che, sulla base delle prime analisi effettuate sui clienti il cui piano di ammortamento è ricominciato, presentano oggi una percentuale di rientro a normalità dell’85% 
  • CIB: ROAC3 13%, utile netto a €181m,. MB ha rafforzato nell’esercizio la posizione di leadership nei segmenti e mercati core, partecipando alla maggior parte delle più importanti transazioni di M&A. Il Covid ha determinato un rallentamento delle operazioni di investment banking, ma la pipeline è in corso di pronta normalizzazione con una buona ripresa delle attività di Advisory, ECM e DCM. L’attività creditizia ha visto un aumento dei volumi a partire da marzo legata all’utilizzo di linee RCF. La qualità elevata del portafoglio è confermata anche dall’importo contenuto (circa €40m su un libro di circa €18mld) di rettifiche aggiuntive dovute all’adeguamento dei modelli IFRS9 al nuovo scenario macro 
  • PI: ROAC3 18%, utile netto a €295m. Al 30 giugno la partecipazione in Ass. Generali ha beneficiato di un trattamento prudenziale più favorevole, con un risparmio di CET1 per il Gruppo MB di circa 50bps (minori deduzioni per limite di concentrazione )
  • HF: la tesoreria vede una posizione confortevole di funding e liquidità, mentre prosegue il controllo dei costi centrali di Gruppo e il deleveraging del leasing. La raccolta è in crescita (a €55mld) nella componente depositi e TLTRO, con costo del funding stabile a 80bps. La Counterbalance Capacity (CBC) è pari a €13mld con asset allocation del banking book conservativa.