Economia

Meglio la politica che gli affari: la società immobiliare di Tremonti in rosso

di Andrea Giacobino

La Immobiliare Naviglio srl, di cui l'ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti detiene l’86%, ha chiuso il 2022 con una perdita di 357mila euro

Giulio Tremonti, gli affari dell'ex ministro vanno male 

Il piccolo impero di mattoni di Giulio Tremonti e figli non è un grande affare. L’ex ministro dell’economia del governo di Silvio Berlusconi e già candidato per Fratelli d’Italia è infatti socio di larga maggioranza con l’86% dell’Immobiliare Naviglio srl, società milanese che ha un patrimonio di dieci fabbricati, siti perlopiù nel centro di Milano (e in uno dei quali in via Crocefisso è ubicato lo studio legale fiscale Tremonti-Romagnoli-Piccardi), valutato oltre 9,2 milioni di euro nell’ultimo bilancio chiuso a fine del 2022.

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L’esercizio è stato però archiviato in perdita per 357mila euro (poco meno del rosso di 402mila euro del 2021) che riportati a nuovo fanno salire il passivo totale, riveniente anche dagli anni passati, ad oltre 2,3 milioni, nonostante l’immobiliare sia stata finanziata da Tremonti per 8,8 milioni.

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Azionisti di minoranza della società sono i figli Giovanni e Luisa ciascuno col 7% e anche con i loro mattoni sono finiti in rosso. Sono infatti azionisti ciascuno al 50% della milanese Nitrum srl che possiede due immobili (uno a Milano e uno a Genova) che nel bilancio 2022 sono in carico a 3,5 milioni, ma l’esercizio s’è chiuso in perdita per 25mila euro.