Economia
Berlusconi, titolo Mfe in rally da mesi: da Vivendi a Cairo, tutti i movimenti
Bollorè ha siglato un patto per cui il pacchetto azionario è blindato a meno che non raggiunga certi prezzi. L'editore piemontese è pronto
Mfe vola in Borsa: da Cairo a Bollorè, chi vuole comprare le reti del Biscione
Perché cresce il titolo di Mfe all’indomani della morte del Cavaliere? Anzi, per essere più precisi: perché da quando si è avuta certezza che la sorte di Silvio Berlusconi fosse inevitabilmente segnata le azioni dell'ex-Mediaset hanno iniziato a crescere? È palesemente in atto una speculazione, una scommessa sul fatto che prima o poi qualcosa succederà. In molti hanno acceso un faro su Vincent Bollorè e la sua Vivendi. La holding francese detiene direttamente il 4,4% delle azioni dell’ex-Mediaset e, tramite Simon Fiduciaria, un altro 18,5%.
Il totale fa un 22,9% che rende i francesi il secondo azionista più significativo dopo Fininvest che detiene il 48,6%. Perché Vivendi dovrebbe volere Mfe? A quanto risulta ad Affaritaliani.it al momento non c’è particolare interesse da parte di Bollorè a comprare un’azienda su cui comunque ha puntato una fiche importante e per la quale, in passato, ha combattuto una battaglia piuttosto aspra. Certo, fonti vicine al dossier riferiscono che se dovessero essere espressamente chiamati, allora potrebbero anche valutare la decisione di comprare Mfe. Ma al momento i francesi hanno altri problemi per la testa.
La partita della rete, infatti, è tutt’altro che risolta. Le ultime offerte giunte, seppur migliorative, sono ancora molto lontane dalle richieste dei francesi. Kkr, come Affari può confermare, si è spinta fino a 23 miliardi. Cdp, è facile immaginare, sarà arrivata a una soglia simile. Dunque non resta che guardare al piano B. Quale? Probabilmente il famoso take private di cui avevamo dato conto per primi. Oppure non rimane che un aumento di capitale, strada che però Vivendi in primis vuole scongiurare.