Economia
Mercato del gas, ci aspetta un 2025 davvero complicato: le previsioni. Ma sulle rinnovabili...
E la percentuale media sugli stoccaggi cala sempre di più. L'Europa è nelle mani di Trump, senza accordo con Putin si rischia grosso
Gas e rinnovabili, le previsioni per l'Italia sul 2025. Poche luci e molte ombre
Il 2025 rischia di essere un anno davvero complicato a livello europeo per le forniture di gas a causa soprattutto del peggioramento della situazione a livello geopolitico. Ormai è chiaro a tutti che bisognerà attendere l'ingresso ufficiale alla Casa Bianca di Trump per capire le sorti dell'Ue sulla fornitura di gas, molto dipenderà dall'accordo (se verrà trovato) tra il presidente eletto degli Stati Uniti e Putin. I due hanno cominciato a parlarsi e complice anche l'apertura da parte di Zelensky a una trattativa per la "pace" tra Ucraina e Russia, le cose potrebbero cambiare. L'importanza del gas russo per l'Europa resta evidente, complice anche la situazione in Medio Oriente sempre più complicata.
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Secondo un’analisi di Bloomberg Intelligence, nel prossimo anno il prezzo del gas potrebbe superare i 50 euro al megawattora nel primo trimestre, rispetto ai 34 euro registrati all'inizio di quest'anno. Intanto le scorte europee, secondo quanto riporta la piattaforma Gas Infrastructure Europe, sono scese all'83,61% a 959,65 terawattora (Twh), pari al 25,51% del consumo medio annuo continentale. Prima per stoccaggi è la Germania con l'89,31% di riserve; seconda è l'Italia con i depositi pieni all'88,82%. Segue l'Austria con scorte all'88,07%.
Qualche buona notizia potrebbe arrivare invece sul fronte delle rinnovabili. Per l'Italia - stando a una stima degli spagnoli di Verdian Power riportata da Il Sole 24 Ore - ci sarebbe un potenziale di 7 miliardi di investimenti nelle rinnovabili che potrebbero convergere sul nostro Paese a fronte di un quadro normativo stabile che superi le incertezze dei decreti Agricoltura ed Aree Idonee. La stima è di Verdian Power, produttore indipendente di energia rinnovabile con sede a Barcellona in Spagna che fa parte del portafoglio del fondo Nuveen Infrastructure si lega alla realizzazione di 6 GW di capacità. Per le rinnovabili la previsione è di 131 GW da raggiungere al 2030, con un impegno da circa 8 GW annui (l’anno scorso ne abbiamo realizzati 5,8, quest’anno a ottobre abbiamo già superato i 6 secondo gli ultimi dati Terna).