Economia
Miscusi, il brand che piace agli investitori, porta a Milano il "fast casual"
Il noto brand di pasta fresca Miscusi si prepara alla nuova apertura nel food district di Gae Aulenti. Una storia di conferme: 10 mln round di investimenti
Miscusi, nuova apertura milanese per il brand di pasta fresca
Il brand milanese della pasta fresca Miscusi “scoppia di salute” a giudicare dall’exploit che è riuscito a capitalizzare dal 2017, quando il loro progetto di ristorazione ha visto la luce dall’idea di due giovani ventottenni: Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese. La notizia di una nuova apertura a Milano nel food district di piazza Gae Aulenti lo conferma.
Così come continua ad essere confermato e riconosciuto il valore del brand di ristorazione, che ha appena avuto un round di investimenti da 10 milioni di euro. Del resto la “Miscusi family” - come si definisce il brand sul proprio profilo Ig - mantiene la propria vocazione informale e vicina ai clienti ma non si può certo dire che abbia una “conduzione familiare”, almeno nell’accezione tradizionale dell’espressione. Tutt’altro, infatti il brand è presente in 6 città italiane con 13 attività - 14 con la prossima - e vanta un organico di 300 dipendenti.
Miscusi, prossima apertura in piazza Gae Aulenti: le novità
Il nuovo food corner in Porta Nuova a Milano non sarà come gli altri ristoranti Miscusi già presenti. La prima novità assoluta è senz’altro il recupero del concetto di ristorazione “Fast Casual”, pensato cioè per essere destinato a un target di clienti che vogliono mangiare cibo sano, ma anche gustoso, senza spendere un patrimonio. Nel caso specifico, si tratterà di una formula nuova, che non prevede un servizio al tavolo - per quello hanno già i loro ristoranti che offrono un’esperienza culinaria più tradizionale - di cui poter usufruire in una breve pausa pranzo in centro. Si può ordinare comodamente dallo smartphone tramite Qr code - magari mentre si stanno scendendo le scale mobili che portano al food district - e ritirare agevolmente il proprio vassoietto in latta, con il piatto di pasta fumante. Il tutto “incorniciato” da un packaging sostenibile in carta, quanto mai apprezzato di questi tempi.