Economia

Monte Titoli: come la trasformazione digitale cambia il client management

“Agility and Growth”: la strategia triennale di Monte Titoli per migliorare la user experience passa attraverso la Digital Transformation

La strategia di trasformazione digitale di Monte Titoli, parte del Gruppo London Stock Exchange, con focus su espansione internazionale, controllo dei costi e client management, parte dal dato e dalle architetture informatiche per arrivare all'uomo, necessario abilitatore del cambiamento. Del delicato equilibrio fra componente umana e tecnologica ha parlato ad Affaritaliani.it William Miano, Head of Change Management di Monte Titoli.

Lanciato lo scorso anno, il piano triennale Agility and Growth fa leva sulle nuove tecnologie per dotare Monte Titoli di una struttura più efficiente, rispondente alle esigenze attuali e alle sfide future. Il programma prevede la digitalizzazione dei dati, così da rendere possibile un’analisi approfondita del comportamento della clientela, ma anche la revisione dei processi aziendali, per ridurre al massimo le attività a minor valore aggiunto per il cliente.

“Il un mondo che sta cambiando, diventando sempre più omogeno”, ha fatto sapere William Miano, Head of Change Management di Monte Titoli, “il dato è oggi Re, a prescindere dal campo specifico di applicazione. Per Monte Titoli, dotarsi dell’architettura e delle qualità tecniche necessarie a poter gestire i dati – e a ricavarne informazioni che consentano di essere più puntuali nella relazione con il cliente e più precisi nell’eseguire le nostre attività lavorative – è non solo in linea con quanto ci chiede il gruppo London Stock Exchange, ma anche un must da cui non possiamo prescindere. Questa è la ragione principale che ci porta ad adottare la Digital Transformation”. 

La Digital Transformation trova, infatti, collocazione in Monte Titoli mediante un programma lanciato alla fine del 2017 e che terminerà a fine 2020: “Questo programma”, ha proseguito Miano, “si predispone per partire da una situazione tradizionale in cui la tecnologia fa la tecnologia e il business fa il business per arrivare a nuovo bilanciamento basato sulle architetture digitali, che permetta a entrambe le componenti  un nuovo momento di partenza verso le sfide che ci attendono nel futuro”.

Il programma Agility and Growth di Monte Titoli si sviluppa su due filoni principali. “Il primo, che abbiamo chiamato Exceptional Client Experience, riguarda la struttura dei dati e la capacità di accedervi. La seconda componente basilare è, invece, costituita dalla process excellence”.

Agility and Growth di Monte Titoli: dal dato all’Exceptional Client Experience

“Dal nome stesso, è chiaro che la connotazione principale va verso la possibilità di dare ai clienti una visione nuova di Monte Titoli e della loro esperienza con Monte Titoli”, ha dettagliato Miano. “Per esempio, questa componente del programma lavora nell’ottica di restituire una reportistica di nuova generazione, potendo contare su dashboard che permettono un vero e proprio drill down del dato, in funzione dell’approfondimento richiesto e, non ultimo, sulla possibilità di impostare delle vere e proprie analysis predittive”.

Agility and Growth di Monte Titoli: il digitale al servizio dell’efficienza dei processi

“QuandoLa seconda componente basilare, colonna portando di questa programma invece è determinata dallaQuando si parla di process excellence”, ha spiegato Miano, “si intende l’adozione di una metodologia già conosciuta, come Lean 6 Sigma, che permette di applicare uno screening a tutti i processi operativi e tecnologici esistenti e di distinguere fra attività ad alto, medio e basso livello di efficientamento. Laddove lo consentiva l’attività, abbiamo introdotto anche la robotica, che ha permesso considerevoli risparmi anche dal punto di vista delle ore disperse in attività a basso valore aggiunto”.

Agility and Growth di Monte Titoli: l’uomo come necessario abilitatore della Digital Transformation

A detta del manager di Monte Titoli il fattore chiave di questa trasformazione si sta evidenziando sempre più essere l’uomo: “Quando, dopo vent’anni di attività bancaria e finanziaria tradizionale, mi sono approcciato a questa sfida all’interno di Monte Titoli mi aspettavo che le componenti tecnologiche di nuova generazione la facessero di padrone, ma cosi non è. Oggi la tecnologia è in grado di fare qualunque cosa; non mancano gli artefatti informatici, non mancano le architetture, non mancano le soluzioni. Ciò che manca molto spesso è l’idea che deve attivare queste soluzioni, ossia la componente umana, che deve essere ingaggiata nel creare quel giusto livello d’interazione con la componente tecnologica. Senza questo, non si otterrà nessun risultato”. La sfida consiste dunque nell’individuare i giusti strumenti e le giuste leve che permettono di indirizzare l’uomo, da anni abituato a lavorare con metodologie tradizionali, verso nuove possibilità di lavorare. “In questo anno e mezzo di attività nell’ambito del progetto Agility and Growth”, ha concluso Miano, “abbiamo potuto testare con mano una reattività sorprendente da parte di persone dalla connotazione old style, un loro coinvolgimento fondamentale a sostenere le sfide che la digital transformation pone”.