Mps, mina referendum per Morelli. Altra giornata difficile in Borsa
Giornata difficile per Banca Mps nell'attesa di novità sul piano di ripatrimonializzazione
Giornata difficile per Banca Mps nell'attesa di novita' sul piano di ripatrimonializzazione e all'indomani del quadro emerso dalla pubblicazione della relazione pre-assembleare approvata mercoledi' scorso dal consiglio di amministrazione. Dai documenti si riscontra la difficolta' dell'istituto nel realizzare il piano di ripatrimonializzazione da 5 miliardi. In piu' e' stato rivelato che e' in corso un'indagine della banca centrale europea. I titoli sono anche andati in asta di volatilita', dopo avere segnato un calo di oltre il 7%. I titoli adesso cedono il 4%, attestandosi a 0,22 euro.
Dalla relazione dei lavori pre-assembleari e' emerso che gli advisor hanno segnalato "una sostanziale indisponibilita' manifestata dagli investitori istituzionali ad assumere importanti decisioni di investimento relative a societa' italiane prima di conoscere l'esito del referendum costituzionale" del 4 dicembre. Alla luce dell'importante scadenza politica, il cda ha verificato la possibilita' di avviare l'aumento dopo tale data. Dai documenti emerge anche la possibilita' che la banca possa eventualmente offrire la conversione in azioni oltre che agli obbligazionisti subordinati, anche ai possessori di bond senior.
Gli analisti di Icpbi hanno commentato che 'l'operazione di 'liabilty management' appare piu' articolata del previsto, anche se non sorprende il coinvolgimento nella conversione volontaria in azioni di altri obbligazionisti, oltre a quelli subordinati, alla luce dell'entita' della ricapitalizzazione necessaria a mantenere un buon livello di solidita' patrimoniale, una volta completate la cessione e la cartolarizzazione delle sofferenze'. Sempre dalla relazione e' emerso che a partire da maggio 'e' in corso un'attivita' ispettiva da parte della Bce e di Banca d'Italia avente ad oggetto i rischi di credito, di controparte e il sistema dei controlli, la cui conclusione e' prevista per la fine del 2016'.
Tale notizia, ovviamente, innalza i livelli di incertezza sul futuro del gruppo. Intanto ieri la Consob ha convocato l'ex ministro, Corrado Passera, per fornire la sua versione dei fatti sul ritiro della proposta per il rilancio di Rocca Salimbeni, a seguito anche della volatilita' registrata dalle azioni.
Lunedi' la Commissione ascoltera' anche l'ad, Marco Morelli, che in questi giorni e' negli Stati Uniti dove sta incontrando investitori per illustrare il piano di rilancio della banca. Sullo sfondo, rimane inoltre il nodo della nomina del presidente che dovra' essere designato dall'assemblea del 24 novembre. Il direttore generale di Fondazione Mps, Davide Usai, ha indicato che sono in corso valutazioni su diversi diversi profili per il futuro numero uno della banca senese.