Economia

Mps, Ita, nomine, Superbonus: tutte le partite di Giancarlo Giorgetti

di Marco Scotti

Il ministro dell'Economia è gravato da mille problemi: da quelli interni con la Lega fino alle bollette, passando per le concessioni balneari

Giorgetti deve sciogliere il nodo Mps

C’è Mps, che meriterebbe un racconto a parte perché oltre alla scadenza del consiglio di amministrazione – Patrizia Grieco si è già chiamata fuori, Luigi Lovaglio resiste ma chissà se vorrà fare un altro giro di giostra dopo il taglio degli emolumenti – vedrà anche la necessità di avviarne la privatizzazione. Non è un’urgenza, l’Europa sembra aver allentato la presa dopo che la banca senese è uscita dalla blacklist, ma certo non può rimanere per sempre a partecipazione pubblica. Però sul Monte il governo si gioca una buona fetta della sua credibilità. Se Lovaglio dovesse decidere di andare altrove, chi potrebbe prendere il suo posto? Chi accetterebbe di venir pagato il 90% dei pari grado in Italia? E poi c’è il tema dell’aumento di capitale, riuscito – ma pagato 125 milioni di commissioni alle banche – che ha rappresentato un bel punto di svolta. 

E allora perché i francesi di Axa hanno venduto rapidamente le loro quote garantendosi 33 milioni di plusvalenza? C’è chi dice che la fuga rappresenti un bell’assist per il governo, che si ritrova un’azienda che sul mercato è appetibile e che quindi potrebbe iniziare a essere lentamente collocata in Borsa, magari diluendo la quota del Mef. Ma anche qui va deciso il futuro: meglio cedere a qualcuno? E a chi? Bpm per bocca del presidente Massimo Tononi, che Siena la conosce bene essendone stato presidente per quattro anni, ha dichiarato una volta di più di non essere interessato. Hai voglia a invocare la moral suasion: se il Banco non vuole comprare non può essere costretto a farlo. Unicredit aveva chiesto 6,3 miliardi di dote non perché Andrea Orcel sia un furbacchione, ma perché c’erano alcune grane da sistemare. Ora la situazione è migliorata, ci mancherebbe. Ma nessuno al momento sembra voler lanciare un’opa su Siena.