Economia
Mps, nei 9 mesi perdita di 360 mln. Pesano esodi. Il titolo cresce, poi cala
Nel terzo trimestre oneri per esodi pari a 925 milioni di euro rispetto agli 8 mln registrati nei primi nove mesi del 2021. In crescita il margine di interesse
Conti Mps, al netto dei costi di ristrutturazione i nove mesi si chiuderebbero con un utile per 565 milione
Mps archivia i primi nove mesi dell'anno con una perdita di 360 milioni di euro che si confronta con l'utile di 388 milioni realizzato nello stesso periodo del 2021. A pesare sul risultato del periodo sono i costi di ristrutturazione per gli esodi, al netto dei quali i nove mesi si chiuderebbero con un utili per 565 milioni di euro, grazie a un utile ante imposte di 150 milioni di euro e un positivo impatto delle tasse per 415 milioni. A Piazza Affari Mps sale di oltre l'1% nei primi scambi grazie ai ricavi stabili e poi passa in negativo.
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In calo del 5,2% anche le commissioni nette, pari a 1,055 miliardi, in ragione della elevata volatilità di mercato. Lo stock dei crediti deteriorati proforma è pari a 3,2 miliardi, in calo del 24% su anno grazie alla cessione del portafoglio Npe, con un Npe ratio lordo pro forma al 4% (-100 punti base rispetto al 30 settembre 2021).
Il margine di interesse al 30 settembre 2022 è risultato pari a 1.040 mln di euro, in decisa crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (+15,7%), guidata prevalentemente dal maggior contributo del comparto commerciale, grazie ai maggiori interessi attivi sugli impieghi generati dalla crescita dei tassi e al minor costo della raccolta legato sostanzialmente alla riduzione dei volumi e dal minor costo della raccolta di mercato che ha beneficiato anche della scadenza di alcuni titoli.
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Nei primi 9 mesi dell'anno Mps ha registrati oneri di ristrutturazione/oneri una tantum, pari a -928 mln di euro rispetto ai -8 mln di euro registrati nei primi nove mesi del 2021. Il contributo del terzo trimestre 2022 è risultato pari a - 925 mln di euro, a fronte di -3 mln di euro del trimestre precedente. Il dato del terzo trimestre 2022, riferisce il gruppo, accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte della manovra di esodo/fondo di solidarietà prevista, di cui all’accordo con le organizzazioni sindacali del 4 agosto scorso.
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