Economia
Mps, nei 9 mesi perdita di 360 mln. Pesano esodi. Il titolo cresce, poi cala
Nel terzo trimestre oneri per esodi pari a 925 milioni di euro rispetto agli 8 mln registrati nei primi nove mesi del 2021. In crescita il margine di interesse
Mps, Lovaglio: "Raggiungeremo obiettivi in anticipo, è svolta"
"Siamo perfettamente in linea con l'implementazione del piano a seguito anche dell'aumento di capitale, della riduzione dei costi del personale e della riorganizzazione delle attività di factoring. Tutte cose che hanno avuto esiti positivi per i nostri risultati e andiamo sempre più rapidamente verso il raggiungimento del nostro obiettivo di uno stato patrimoniale solido. Abbiamo posto le basi per i prossimi anni e prevediamo di raggiungere in anticipo i nostri obiettivi". L'ha annunciato Luigi Lovaglio, ad di Monte dei Paschi di Siena presentando i conti dei primi nove mesi dell'anno nel corso della call conference con gli analisti.
"Dalle uscite volontarie del personale risparmieremo oltre 300 milioni di costi e questo darà un contributo notevole al raggiungimento del target di 700 milioni di utili ante imposte previsto nel nostro piano - ha poi aggiunto - siamo ad un trimestre di svolta e guardano al futuro sempre più convinti che Mps diventerà una banca trasparente facendo leva anche sul suo marchio storico. Siamo ad una svolta nella vita di Mps e riteniamo che il meglio debba ancora arrivare". L'ad Lovaglio ha inoltre precisato che Mps potrebbe tornare allo stacco dei dividendi in anticipo rispetto alle previsioni, "già con l'utile 2022 in mancanza di
preclusioni normative specifiche". In merito alla gestione dei rischi legali ha precisato che "il nostro atteggiamento nella gestione del petitum ci ha consentito di ridurre gli accantonamenti". Le assoluzioni da parte del Tribunale di Milano all'interno dell'inchiesta sui derivati hanno inoltre permesso ad Mps di procedere al "rilascio di accantonamenti relativi al periodo 2008-2011".