Economia

Mps pronta a lanciare il Terzo Polo. Lovaglio: "Siamo sul mercato"

di Redazione Economia

Con l'utile a 929 milioni, la banca è sempre più appetibile. Da Bper a Bpm fino a Unicredit: ecco le pretendenti

Mps, si avvicina il terzo polo tutto italiano

Monte dei Paschi di Siena, l'istituto di credito più antico del mondo, sembra emergere da una lunga crisi finanziaria. I conti dei primi nove mesi del 2023 rivelano un utile di 929 milioni di euro, segnando un punto di svolta nella gestione dell'amministratore delegato, Luigi Lovaglio. La banca è ora in una posizione migliore per diventare parte di un possibile terzo polo bancario, una visione condivisa dal governo italiano. Tuttavia, la strada verso il successo presenta ancora sfide, tra cui la privatizzazione e la possibile fusione con Bper Banca o Banco BPM.

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Dopo anni di crisi, i numeri positivi di Mps dimostrano una risanamento efficace. Con profitti sopra le stime degli analisti e una gestione prudente, la banca si presenta come una realtà rinnovata. Il suo amministratore delegato, Lovaglio, è stato elogiato per l'esecuzione impeccabile di un ambizioso piano che ha portato a una significativa riduzione dei costi e a un aumento di capitale di successo. Il governo italiano si impegna a uscire dal capitale di Mps entro il 2024, come concordato con l'Unione Europea. Il Ministero dell'Economia sta lavorando su due fronti: il collocamento di una parte del capitale sul mercato e l'ipotesi di costruire un terzo polo bancario con Bper Banca e Banco BPM. La valorizzazione delle azioni di Mps, in costante aumento, potrebbe facilitare la privatizzazione, ma la data di scadenza resta una variabile cruciale.

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L'idea di un terzo polo bancario guida le strategie del governo. La recente redditività di Mps potrebbe rendere l'operazione più attraente, ma la sua realizzazione dipenderà da molteplici variabili, comprese le trattative con Bper Banca e Banco BPM. La possibilità di coinvolgere Unicredit in caso di insuccesso è ancora sul tavolo. Nonostante i progressi, Mps affronta ancora sfide, come il rischio di minusvalenza durante la privatizzazione. Il governo cerca di massimizzare il rendimento dell'investimento pubblico, bilanciando la difficile situazione finanziaria con la necessità di liberare risorse. La conclusione dell'esercizio 2023 potrebbe portare a decisioni cruciali sulla politica dei dividendi e sull'ottimizzazione delle risorse.

Monte dei Paschi di Siena sembra affacciarsi a una nuova era di stabilità e prosperità. Tuttavia, la strada verso la piena rinascita è ancora lunga, con sfide significative da superare. La privatizzazione e le possibili fusioni rappresentano opportunità e rischi, e solo il tempo dirà se Mps sarà in grado di mantenere la sua promettente traiettoria di recupero.