Economia

Mps, suicidio David Rossi. Il numero digitato post morte conduce alla Lega

Si indaga su un codice digitato sul telefono della vittima, rimanda a un bond al portatore in cassa al partito del Carroccio

Mps, suicidio David Rossi. Il numero digitato post morte conduce alla Lega

La morte di David Rossi, ex responsabile della comunicazione del Monte dei Paschi, precipitato dalla finestra del suo ufficio a Siena, il 6 marzo 2013, resta avvolta nel mistero. Nemmeno dopo tre inchieste: le prime due sulla morte, archiviata come suicidio nonostante molte stranezze, la terza per presunti depistaggi, legati all ’ipotesi di ricatti a sfondo sessuale a magistrati senesi si è messa la parole fine sulla vicenda. Adesso, a otto anni dal mistero irrisolto della morte del manager, - si legge sul Fatto Quotidiano - tutto sembra ricominciare dall ’inizio. Da uno dei misteri più inquietanti e irrisolti. Un numero – 4099009 – che qualcuno digitò sul telefono della vittima, dopo che Rossi era già volato dalla finestra. Dopo aver ascoltato vari testimoni per cercare riscontri sulla vicenda, nell ’ottobre scorso, gli investigatori convocano come persona informata sui fatti Maurizio Montigiani.

Dipendente di Mps e per oltre 20 anni membro del direttivo della Lega Nord in Toscana, che a Siena lo aveva candidato a sindaco, nel 2017 Montigiani viene espulso dal partito in polemica con Matteo Salvini e i suoi collaboratori più stretti, dopo alcune esternazioni che riguardano proprio la banca e il Carroccio: “Su Mps è calato un silenzio preoccupante”, aveva detto. Secondo Montigiani - prosegue il Fatto - “quel numero trovato sul cellulare di Rossi, il 4099009, potrebbe essere collegato al Carroccio e al sistema di sponsorizzazioni in eccedenza che Rossi gestiva per conto di Mps con l’obiettivo di foraggiare il cosiddetto mondo grigio, cioè quello di certa politica”. “La mia ipotesi, che ho cercato di spiegare agli investigatori – racconta al Fatto Montigiani - è che quello di David potrebbe essere stato un omicidio nato dal fatto che l’allora amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, a quel tempo avesse chiuso il rubinetto delle sponsorizzazioni”. Su questo collegamento, fra la sequenza di cifre e la Lega, gli accertamenti stanno continuando.