Economia

Teatro Manzoni di Milano, nel 2023 perdite dimezzate: il rosso dei Berlusconi in calo a 500mila euro

di Andrea Giacobino

I contributi pubblici, quelli cioè erogati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sono saliti da 15mila euro a oltre 144mila euro

Il Teatro Manzoni srl in rosso di 492 mila euro nel 2023

Sul palcoscenico della Fininvest senza più Silvio Berlusconi va in scena una nuova perdita per Il Teatro Manzoni srl. Si tratta della società, controllata al 100% dalla holding del Biscione presieduta da Marina Berlusconi, che detiene l’omonimo teatro milanese nell’omonima via nel centro di Milano, che ha 150 anni di vita e che fu rilevato da Fininvest nel 1978.

L’esercizio 2023, approvato poche settimane fa dall’assemblea degli azionisti, s’è chiuso infatti con un rosso di 492 mila euro rispetto al disavanzo di oltre un milione del precedente bilancio, rosso che è comunque stato ripianato interamente.

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La perdita è tanto più significativa quanto più l’esercizio 2023 ha segnato il secondo anno di ripresa piena dell’attività teatrale con un cartellone fitto di rappresentazioni e questo spiega perché i ricavi anno su anno sono saliti da 4,3 ad oltre 5,2 milioni.

Nel dettaglio i ricavi da biglietteria sono progrediti da 3,3 a oltre 4 milioni e quelli da sponsorizzazioni da 457mila a 466mila euro (lo sponsor è la RTI del gruppo Mfe, controllata da Fininvest) mentre gli affitti della sala per eventi privati ha generato 311mila euro di ricavi (193mila euro nel 2022).

C’è da osservare che i contributi pubblici, quelli cioè erogati dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il dicastero passato da poco sotto la guida di Alessandro Giuli, sono saliti da 15mila euro a oltre 144mila euro, erogati evidentemente quando il ministro era Gennaro Sangiuliano.

La relazione sulla gestione firmata dall’amministratore delegato Alberto Carletti spiega che lo scorso anno il teatro ha aperto 234 volte il sipario (dalle 211 del 2022) per 53 spettacoli (49): la parte del leone l’ha fatto il cartellone della prosa con 120 recite.

Nella stessa relazione Carletti aggiunge, relativamente al primo trimestre di quest’anno, che sono stati rappresentati 28 spettacoli per un numero complessivo di 85 recite ed è quindi “ragionevole ipotizzare un risultato 2024 in linea con quello del 2023”. Tanto che la società (di cui è presidente Ernesto Mauri, già amministratore delegato della Mondadori) ha già chiesto a Fininvest un “contributo in conto capitale di un milione”.