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Agici, giunta al termine la quinta edizione del Monitor Green Deal 2023
Carta (Agici): "L’edizione 2023 è stata dedicata a un piano di proposte, formulate grazie alla preziosa collaborazione di operatori del settore e istituzioni"
Agici, terminato il ciclo di quattro incontri del Monitor Green Deal 2023: evidente la difficoltà dell'Italia di raggiungere l'obiettivo del 43,7%
Manca meno di un anno alla pubblicazione definitiva del PNIEC, il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima che allocherà 830,3 miliardi di euro di investimenti per la decarbonizzazione, in base agli obiettivi previsti a livello nazionale ed europeo per il 2030. L’Italia non sarà in grado di raggiungere l’obiettivo vincolante del - 43,7% imposto dalla Commissione Europea per abbattere le emissioni dei settori non-ETS.
Sono queste alcune delle evidenze emerse durante la quinta edizione del “Monitor Green Deal 2023”, il tavolo di lavoro guidato da Agici, che, in vista della stesura definitiva del PNIEC, si pone come intermediario della procedura partecipata di dialogo tra le principali imprese del settore e le istituzioni, al fine di definire una strategia forte per la decarbonizzazione dell’Italia. Un ciclo di quattro incontri, partiti il 28 marzo e culminati con l’evento odierno, per discutere con le istituzioni competenti temi e proposte oggetto del Piano: fonti di energie rinnovabili, efficienza energetica ed infrastrutture.
Il tavolo di lavoro ha rilevato tre direttrici di miglioramento del Piano, a partire dalla dimensione delle FER, fonti di energie rinnovabili. La loro produzione risulta, infatti, sottosviluppata a causa del naturale deterioramento degli impianti che necessitano un ammodernamento. A riguardo, le indicazioni di Agici sottolineano la necessità di valorizzare gli interventi di revamping e repowering di tutte le tecnologie rinnovabili, grazie ai quali si otterrebbero ingenti incrementi della capacità produttiva: fino a 16 GW per eolico e fotovoltaico, aggiungendo un’aumentata produzione idroelettrica di 7 TWh rispetto alla media 2017-2022.
Anche riguardo alle infrastrutture di distribuzione del gas si è rilevata la necessità di una strategia armonizzata per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Nel processo di decarbonizzazione, le reti esistenti rivestono un ruolo abilitante di prim’ordine, ma devono essere implementate e valorizzate. Innovare e digitalizzare le infrastrutture presenti, attraverso la promozione di gare pubbliche per l’affidamento del servizio, favorirebbe la diffusione e la penetrazione dei nuovi gas a basso impatto ambientale, come biometano e idrogeno, anche negli usi finali.
Un cambio di rotta più marcato è infine necessario per supportare l'efficienza energetica. Da una parte le attuali misure, tra cui i TEE, più comunemente noti come certificati bianchi, soffrono di scarsa efficacia a causa di un mismatch tra domanda e offerta. Dall’altra, l’eccessiva complessità del sistema delle detrazioni fiscali limita gli investimenti per incrementare l’efficienza. Occorre cambiare il paradigma di sostegno all’efficienza energetica introducendo misure di policy integrate per progetti congiunti EE-FER, che migliorano efficacia ed efficienza degli interventi e premiano i risultati in termini di decarbonizzazione.
“Il PNIEC rappresenta una grande occasione per l’Italia e, in quanto tale, non va assolutamente sprecata, perché vi dipende il più ampio processo di crescita del Paese”, ha dichiarato Marco Carta, Amministratore Delegato di AGICI. “Per questo motivo l’edizione 2023 del nostro Monitor Green Deal è stata dedicata a un piano di proposte, formulate grazie alla preziosa collaborazione di operatori del settore e istituzioni, che possano essere considerate in fase di revisione del Piano: è fondamentale formulare una visione strategica coerente e armoniosa in tutte le sue componenti e come AGICI siamo pronti a dare il nostro contributo”, ha concluso Carta.
L'assessore alla casa e housing sociale Paolo Franco, intervenuto al 'Workshop Osservatorio Monitor Green Deal - Il ruolo dell'industria italiana per raggiungere gli obiettivi del nuovo Pniec (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima)', ha dichiarato: "Ho chiamato il programma 'Missione Lombardia' perche' si muove sulla realta' dell'abitare a 360° e perche' intende coinvolgere piu' istituzioni, piu' assessorati e piu' tematiche. Parliamo di mix abitativo, sostenibilita', servizi di prossimita' (socio-sanitari, sicurezza e lavoro). Non solo: oltre a dare un alloggio agli indigenti, cerchiamo anche di aiutare chi ha un reddito medio-basso e non riesce da un lato a entrare nelle graduatorie e dall'altro nemmeno puo' permettersi di trovare una soluzione sul mercato privato, soprattutto nelle citta'. Regione Lombardia ha cambiato passo con progetti che muteranno il concetto di casa popolare I benefici sono su larga scala sia per gli utenti (bollette ridotte, assegnazioni piu' rapide, ristrutturazioni importanti) sia per le istituzioni (risparmi sull'Imu, risparmio sulla spesa pubblica necessaria ad affrontare i problemi di disagio e sicurezza). Missione Lombardia puo' essere un modello per tutti".