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Coronavirus, Costa Crociere ricorre agli ammortizzatori sociali

Thamm, Costa Group: "Come unica Compagnia a battere la bandiera italiana sentiamo la responsabilità di lavorare per poter riprendere il prima possibile"

Coronavirus, Costa Crociere ricorre agli ammortizzatori sociali tramite fondo SOLIMARE, cassa integrazione e autoriduzione volontaria della propria retribuzione.

L’intero settore del turismo, e con esso il mondo delle crociere, sta vivendo un momento difficile a causa della emergenza COVID-19. Con il rientro delle navi a seguito della decisione di sospensione delle crociere annunciata il 13 marzo scorso, Costa Crociere ha fermato le proprie operazioni almeno fino al 30 maggio prossimo, ma con tempi di ripartenza effettiva ancora incerti e strettamente legati a quanto le istituzioni disporranno per la ripresa delle attività turistiche.

In questo scenario di fermo operativo, la Compagnia ha l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro dei propri dipendenti e garantire la sostenibilità finanziaria dell’azienda, in attesa che il settore turistico e crocieristico possano ripartire.

L’Azienda ha quindi firmato oggi un accordo con le rappresentanze sindacali per il ricorso agli ammortizzatori sociali con l’utilizzo dell’assegno di solidarietà tramite il fondo SOLIMARE, il fondo di solidarietà bilaterale del settore marittimo. La misura interesserà circa 850 dipendenti e sarà applicata, con una rotazione di 2 giorni alla settimana per 9 settimane. L’azienda prevedrà, inoltre, l’anticipazione del trattamento di cassa integrazione in modo da evitare ai dipendenti ritardi nel ricevimento dei compensi.

Nel ricorrere a questo strumento, la volontà di Costa Crociere è stata quella di porre in essere misure di particolare attenzione e solidarietà nei confronti delle proprie persone. Il modello adottato da Costa Crociere prevede infatti che ai dipendenti sia garantita una integrazione salariale per le giornate di ricorso al fondo SOLIMARE. Questa sarà finanziata anche grazie all’autoriduzione volontaria della propria retribuzione da parte dei dirigenti e dell’intero management di Costa Crociere che, pur continuando a lavorare, rinunceranno nella stessa proporzione di tutti i dipendenti ad una parte del proprio stipendio

Inoltre, con l’obiettivo di prendersi cura del benessere del proprio personale e proteggere il loro futuro, Costa Crociere garantirà nel periodo di ricorso al fondo SOLIMARE la piena maturazione dei ratei di tredicesima e quattordicesima, del TFR e delle ferie, così come di tutte le forme di previdenza. 

Le persone sono la risorsa principale dell’azienda, anche in questo momento di difficoltà e per il futuro”, ha affermato Michael Thamm, Group CEO Costa Group and Carnival Asia, “Come unica Compagnia a battere la bandiera italiana sentiamo la responsabilità di lavorare per poter riprendere le nostre attività prima possibile e continuare così a creare un impatto positivo sull’economia in Italia e nelle nostre destinazioni”.

In base allo studio realizzato da Deloitte & Touche in collaborazione con le Università di Genova e Amburgo, nel 2018 Costa ha generato in Italia un impatto economico pari a 3,5 miliardi di euro con la creazione di circa 17.000 posti di lavoro diretti, indiretti e indotti. E proprio in vista della ripartenza, la Compagnia è già attivamente impegnata a elaborare una serie di misure e protocolli di sicurezza sanitaria che verranno implementati a bordo delle proprie navi per poter operare nell’era del social distancing.

Anche in queste settimane complesse in cui Costa Crociere ha affrontato l’emergenza dedicandosi 24/7 al rientro delle navi e al rimpatrio in sicurezza dei propri ospiti e membri degli equipaggi, la Compagnia ha lavorato per garantire alle proprie persone di bordo e di terra la massima sicurezza delle condizioni di lavoro, in linea con le indicazioni delle autorità competenti, mettendo in atto misure dedicate e favorendo lo smart working per i dipendenti di sede.