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Coronavirus, Diners Club Italia: Reinventarsi, la chiave per la ripartenza

L'intervista di Affaritaliani.it a Giglio Del Borgo, Amministratore Delegato di Diners Club Italia che, insieme all’importanza della resilienza, pone i propri dipendenti al centro della strategia di ripartenza

Siamo ormai entrati nella cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus, fase caratterizzata da nuovi protocolli e nuove misure di sicurezza che viene a definirsi come un passo ulteriore verso un ritorno alla normalità. Ne parliamo con Giglio Del Borgo, Amministratore Delegato di Diners Club Italia ad Affaritaliani.

“L’inizio della Fase 2 per Diners è stata consequenziale al lockdown che ha dato il via al regime di smart working che abbiamo intrapreso già dall’ultima settimana di febbraio. Una necessità trasformata in virtù per l’Azienda, che ci ha consentito di essere pienamente operativi nonostante le limitazioni agli spostamenti”.

Continua Del Borgo: “Sono profondamente convinto di quanto sia importante il valore simbolico rappresentato dall’ufficio, dalla compartecipazione e dell’essenzialità della dimensione umana; nonostante questo una delle eredità di questa difficile situazione è la consapevolezza che il lavoro da remoto può essere un'ulteriore risorsa e diventare una modalità efficace e da perseguire in futuro nei nostri piani aziendali”.

“La sicurezza di tutti i nostri dipendenti” – spiega l’Amministratore Delegato di Diners – è in cima ai nostri valori. Esistono elementi di rischio connessi anche ai trasporti ed ai trasferimenti e per questo stiamo ancora pianificando il possibile rientro su base volontaria delle funzioni che sono state maggiormente penalizzate dal lavoro da remoto e naturalmente a turni per evitare il sovraffollamento in un ambiente che è stato sanificato e che rispetta tutte le norme di sicurezza vigenti”.

L’emergenza sanitaria ha avuto il potere di mettere in ginocchio l’economia globale nella suo totalità ma un impatto particolarmente significativo è stato quello che hanno subito le aziende legate al settore del travel. “L’impatto del Covid, inutile nasconderlo, per quanto riguarda le aziende legate al mondo del travel e dei trasporti sarà fortissimo” – spiega infatti Giglio Del Borgo – “Gli aerei fermi negli hangar, gli hotel chiusi, i grandi eventi di moda, design, cultura e sport cancellati hanno portato ad una diminuzione drastica delle transazioni e dell’uso di carte di credito per tutti i players, tant’è che una possibile ripartenza potrebbe arrivare non prima del 2021. Siamo fiduciosi invece nell’assistere ad una forte crescita del concetto di cashless e dei pagamenti elettronici che valorizzano il mercato delle carte di credito cambiando le abitudini dei consumatori, per noi un fenomeno fondamentale da osservare”.

Nonostante le perdite e il duro impatto economico, l’Amministratore Delegato afferma: “Non è un periodo facile per nessuno. Il mio impegno è stato quello di agire in maniera chirurgica e nella piena cura dei nostri dipendenti: per esempio all’indomani dell’emergenza abbiamo anche stipulato un’assicurazione a favore dei dipendenti che andasse a coprire il rischio Covid 19. In più ho trovato un aiuto positivo da parte del governo negli strumenti che ha messo a disposizione delle aziende, di cui abbiamo usufruito soltanto per il 40% dei nostri dipendenti, ed ho trovato positivo la velocità e la facilità con cui abbiamo potuto farlo. ”

Eppure, nonostante la dura consapevolezza di star vivendo un tragico momento storico, di estrema difficoltà, un momento in cui sono state distrutte tutte le proprie certezze, Diners Club Italia ha capito l’esigenza di reinventare i propri modelli di business e di lanciare prodotti adatti alla stringente attualità per cercare di attutire, almeno in parte, il duro colpo inferto dalla crisi economica.

“Siamo un’Azienda che emette e gestisce strumenti di pagamento fortemente legata al mondo del travel e dell’entertainment e in un periodo caratterizzato dalla totale assenza di viaggi abbiamo cercato di reinventarci promuovendo delle partnership con realtà che opera in settori in crescita, come il delivery e lo shopping online. Si tratta di modelli alternativi a quelli che sono stati da sempre i nostri canali di business che però siamo certi siano in tale espansione da poter rappresentare un solido futuro delle nostre attività. Stiamo dando anche particolare attenzione al business-to-business con strumenti di pagamento per i nostri clienti corporate per gestire il circolante, migliorando e ottimizzando il loro working capital garantendo una dilazione di pagamento a chi sta utilizzando la carta. In un momento difficile, questo diventa ancora più anticiclico, per cui stiamo mettendo in piedi moltissime iniziative su questo frangente. Speriamo così che sia possibile compensare almeno in parte la caduta dei ricavi sul versante delle agenzie di viaggio. In più siamo partiti ora con una campagna cashless, per andare incontro al timore attuale di maneggiare fisicamente i soldi. Abbiamo spinto l’acceleratore sull’uso di carte individuali per aumentarne il numero in circolazione, molto più di quello che avevamo previsto piani prima della crisi. A metà luglio inoltre lanceremo nuovi prodotti, campagne consumers che si legheranno fortemente al tema dell’ambiente con l’obiettivo di legare un purpose all’utilizzo della carta e dare valore aggiuntivo al contenuto.

Infine da anni, a livello internazionale, Diners Club è in prima linea con il programma Dine for Change nel promuovere iniziative e progetti su tematiche sociali di rilevanza planetaria sulle quali ci impegniamo e sensibilizziamo i nostri Soci per poter essere parte attiva del cambiamento in termini di sostenibilità e attenzione agli eco-sistemi”.

Per concludere Giglio Del Borgo sottolinea anche l’importanza dell’aspetto umano, da non dimenticare nonostante la lontananza imposta dal Covid. Ricorda infatti l’impegno di Diners Club Italia durante la Fase 1 dell’emergenza, nella promozione di un fund raising volto al sostegno della Croce Rossa Italiana nella sezione di Milano: “Abbiamo dato la possibilità ai nostri Soci di donare utilizzando i punti accumulati con la nostra carta. Il tutto si è concluso due settimane fa con il grande risultato di aver raddoppiato la cifra raccolta a favore della CRI Milano. È stato un modo per dar voce all’emozione che abbiamo provato in quel momento. Abbiamo pensato infatti fosse giusto qualificarsi più in questo senso piuttosto che pensare esclusivamente al business. Abbiamo dato importanza all’aspetto umano”.

Ed è proprio l’aspetto umano infatti il centro del ricovery plan di Diners Club Italia che, nonostante la drammatica situazione, si fa portavoce di valori per il futuro per uscire cambiati dalla crisi, migliorati, per agire in modo più cosciente in futuro ed al meglio delle proprie potenzialità.

Questa crisi va vista anche come un’opportunità per rendere concreti i valori a cui facciamo riferimento nella gestione del nostro business. Ne usciamo con una grandissima fiducia nelle persone. Abbiamo imparato a lavorare per obiettivi, nell’ottica del life-work balance. Abbiamo costruito un modello aziendale basato sulla fiducia reciproca. A questo va aggiunta l’attenzione all’ambiente che ci impegniamo a portare avanti come parte costitutiva dei nostri prodotti e della nostra quotidianità per rendere così i nostri dipendenti non solo più semplici dipendenti ma ambasciatori che possano moltiplicare la possibilità di veicolare il messaggio di cui ci facciamo portavoce come azienda.

Nel momento in cui ci si lega a una causa, infatti, essa deve ritornare costantemente nelle cose che si fanno nella propria quotidianità” - conclude Giglio Del Borgo, guardando al futuro con speranza – “Solo così il DNA stesso dell’azienda viene investito della possibilità di poter rappresentare con maggior coerenza quello che fa, con chi lo fa e verso chi lo fa. E per fare questo è essenziale essere veri. Questa è la mia sfida personale, quello che vorrei fare”.

 

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