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Eni, Giorgetti e Fontana visitano il centro ricerche di Bolgiano

di Redazione Corporate

Illustrate le soluzioni tecnologiche al centro della strategia di decarbonizzazione dell’azienda

Inoltre, sono state presentate le innovazioni nel campo della robotica per automatizzare e digitalizzare le attività di monitoraggio ambientale e di integrità degli asset, la ricerca sulle nuove rinnovabili e sullo stoccaggio energetico, nonché i sistemi e i prodotti nell’ambito della cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2. Un focus particolare è stato riservato alle tecnologie che possano rivelarsi come “breakthrough tecnologici” e alle collaborazioni scientifiche con le principali Università e Centri di Ricerca in Italia e nel mondo, tra cui il Massachusetts Institute of Technology (MIT), ENEA e CNR con cui Eni è impegnata nella ricerca sulla energia da fusione, che potrebbe rappresentare un vero e proprio "game changer" nel campo delle energie decarbonizzate perché (una volta portata a livello industriale) permetterebbe di generare grandi quantità di energia a zero emissioni, con un processo sicuro e virtualmente illimitato.

Eni con i suoi 7 Centri di ricerca in Italia, oltre 1.000 ricercatori e 8.000 brevetti è un’azienda a forte contenuto tecnologico. L’innovazione è lo strumento con cui Eni affronta la complessità delle sfide poste dalla transizione energetica, con l’obiettivo di offrire soluzioni, servizi, e prodotti sempre più decarbonizzati, anche attraverso la creazione di nuovi modelli di business. Ogni nuovo risultato ottenuto dalla Ricerca Eni contribuisce al raggiungimento dell’obiettivo Net Zero al 2050, con un approccio basato sul principio di neutralità tecnologica, secondo cui non esiste una unica soluzione per realizzare la transizione energetica, ma è necessario disporre di un mix tecnologico adattabile ad applicazioni ed esigenze diverse.