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Eni, nuovo cda con Descalzi e Zafarana al vertice
Confermato il ruolo centrale del Presidente Zafarana nel sistema dei controlli interni e di Descalzi in qualità di ad e Direttore generale
Con riferimento ai requisiti di indipendenza del Codice di Corporate Governance, cui Eni aderisce, il Consiglio ha confermato in via preliminare i criteri di valutazione della significatività dei rapporti e delle remunerazioni aggiuntive che possono compromettere l’indipendenza approvati dal precedente Consiglio e descritti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 2022. Sulla base delle raccomandazioni del Codice e dei suddetti criteri ha ritenuto indipendenti il Presidente Zafarana e i Consiglieri Baroncini, Belcredi, Dittmeier, Seganti, Sgubin e Vermeir.
Con riferimento al Presidente Zafarana, pur avendo lo stesso ricoperto l’incarico di Comandante Generale della Guardia di Finanza negli ultimi tre anni fino all’Assemblea che lo ha nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione di Eni, il Consiglio lo ha ritenuto indipendente anche ai sensi del Codice di Corporate Governance considerando che da un punto vista formale, non sussiste un rapporto di lavoro dipendente del Comandante Generale della Guardia di Finanza con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sussistendo, per legge, solo una dipendenza funzionale con il Ministro (e non con il Ministero, del quale non è un’articolazione organizzativa).
Da un punto di vista sostanziale (che il Codice di Corporate Governance raccomanda di valutare) la Guardia di Finanza gode normativamente di una piena autonomia organizzativa e gestionale; inoltre il Presidente Zafarana fu proposto per la nomina a Comandante Generale da un Ministro dell’Economia e delle Finanze diverso dall’attuale e la carica non è soggetta a spoil system.