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Gruppo FS, Premio del Pubblico assegnato al film 'SHTTL'
Torchia (Gruppo FS): "Oltre a collegare tra loro i territori, Gruppo FS vuole avvicinare le persone al mondo dell’arte e della cultura"
Gruppo FS, Premio del Pubblico vinto dal film 'SHTTL', del regista Ady Walter
Il Gruppo FS, guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, è stato anche quest’anno official sponsor della Festa del Cinema di Roma e ha messo in palio, per il pubblico in sala, 20 Carte Regalo Trenitalia dal valore di 50 euro ciascuna. A consegnare il riconoscimento al film 'SHTTL', del regista Ady Walter, nel corso della cerimonia di premiazione ufficiale all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, sono stati l’attore e regista Valerio Mastandrea e Luca Torchia, Chief Communication Officer del Gruppo FS.
“Siamo molto felici di aver contribuito a dar voce al pubblico che ha scelto SHTTL, diretto da Ady Walter, come vincitore del Premio del Pubblico FS. Il Gruppo FS, oltre ad accompagnare ogni giorno gli italiani alla scoperta di città e borghi e collegare tra loro i territori, avvicina le persone al mondo dell’arte e della cultura, in ogni sua forma e manifestazione. Il sostegno di Ferrovie dello Stato Italiane alla Festa del Cinema di Roma è un’ulteriore dimostrazione di questa missione e dell'impegno di tutto il Gruppo ad assicurare, insieme alla mobilità delle persone e delle merci, anche quella delle loro idee, della cultura e dei valori civili e sociali del Paese", ha dichiarato Luca Torchia, Chief Communication Officer del Gruppo FS.
'SHTTL' (lo shtetl, in yiddish, era il tipico villaggio ebraico diffuso in Europa orientale fino alla Seconda Guerra Mondiale) è stato scelto tra una selezione di film realizzati in 18 Paesi, appartenenti a diversi generi e con differenti caratteristiche. 'SHTTL', è stato girato tra Francia e Ucraina ed è ambientato nel 1941. Il regista argentino Ady Walter utilizza il piano sequenza e il bianco e nero, anche se la continuità spaziotemporale è infranta da flashback a colori, come strumenti per calare lo spettatore dentro la realtà del mondo ebraico, tra ricostruzione filologica e allusione al presente. Un cast internazionale parla yiddish, tra i protagonisti Saul Rubinek ('Gli spietati'), che recita per la prima volta in questa lingua. Il villaggio è stato interamente ricostruito a 60 chilometri da Kiev.