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IIA, Insurtech: investimenti per 370 mln nel primo semestre 2023
Ranucci Brandimarte (IIA): "Quello che possiamo fare nell’immediato è concentrare gli sforzi dell’industria nella formazione del personale"
Simone Ranucci Brandimarte, Presidente di IIA, ha commentato: “Lo scenario Insurtech sta vivendo un momento di grande incertezza ed è quindi impossibile fare previsioni per quanto riguarda gli investimenti. In qualità di Associazione noi possiamo studiare il mercato e i movimenti delle compagnie, ma ovviamente non siamo in grado di prevedere le mosse che faranno a seguito di una situazione macro-economica di grande complessità. Per tale motivo dobbiamo ritardare l’ambizioso traguardo del miliardo di euro di investimenti per il 2024. Quello che possiamo fare nell’immediato per fronteggiare la situazione in essere, in cui l’incertezza indebolisce gli investimenti sul lungo-medio periodo, è concentrare gli sforzi dell’industria nella formazione del personale, che deve imparare a comandare il cambiamento tecnologico in atto”.
Dall’altro canto, come rilevano le stime dell’Associazione, il consumatore è sempre più orientato al digitale: il 45% dei consumatori che effettua abitualmente acquisti online e transazioni digitali, mostra disponibilità a sottoscrivere polizze digitali senza problemi. Tuttavia, il 55% dei consumatori ammette di non avere conoscenza di altri prodotti assicurativi oltre al RC Auto, e il 30% dei consumatori non ha neanche un’idea di quali altri aspetti potrebbe assicurare.
Si pone quindi un problema di crescita dell’alfabetizzazione assicurativa che può essere affrontato con successo attraverso l'adozione diffusa di soluzioni innovative e digitali. In tal senso, secondo il 33% delle compagnie assicurative intervistate, nei prossimi cinque anni lo sviluppo Insurtech in Italia impatterà maggiormente proprio sull’aumento della distribuzione digitale dei prodotti e in una crescita significativa dei clienti.
Infine, secondo il report, i rami di offerta che subiranno maggiormente l’impatto delle tecnologie insurtech saranno: il ramo Salute per 38% del campione e quello danni per il 24%. I prodotti che saranno maggiormente sviluppati nei prossimi anni saranno quello della cybersecurity (24%) e dei rischi climatici (19%), due asset che hanno avuto un’accelerazione incontrollata negli ultimi anni e richiedono un’enorme sforzo di adattamento e rinnovamento dell’industria, per fornire coperture adeguate a questi rischi.
“Nonostante il progresso evidente, con il volume degli investimenti Insurtech quasi raddoppiato in questo primo semestre a confronto del primo semestre nel 2022, l’Italia rimane ancora indietro rispetto ad altri Paesi europei. La digitalizzazione del settore rimane la massima priorità, rappresenta la chiave per attrarre sempre più talenti e colmare il divario di competenze esistente”, ha concluso Ranucci Brandimarte.