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Inclusione sociale, Fondazione Amplifon: al via il “progetto Ciao!”

di Redazione Corporate

Holland (Fondazione Amplifon): "Sosteniamo coloro che rischiano di rimanere indietro, promuovendo la partecipazione attiva alla vita sociale e culturale"

Grazie alla tecnologia, infatti, si costruiscono palinsesti di attività che coinvolgono gli ospiti delle RSA e consentono loro di rimanere connessi non solo al mondo esterno e alle loro famiglie, ma anche tra loro, ai propri interessi, alle loro passioni. In primo luogo, il sistema di video-presenza dà vita a un vero palinsesto, fatto di teatro, musica, yoga e tanto altro, che consente agli ospiti delle RSA di essere stimolati quasi quotidianamente, riducendo i costi di realizzazione dei servizi per le strutture e pianificando con attenzione le proposte e le attività per scandire al meglio le giornate. Nelle strutture, si sono poi sviluppate iniziative comunitarie rese possibili proprio grazie alla tecnologia.

E in questo palinsesto trovano spazio la musica classica (in esclusiva in partnership con LaFil – Filarmonica di Milano, con concerti pensati ad hoc per le comunità di RSA parte del progetto); lo yoga (con 2 lezioni di yoga dolce alla settimana, costruite intorno alle specifiche necessità degli anziani e praticabili anche da seduti); il teatro (con la Compagnia Teatrale Gino Franzi saranno trasmessi contenuti teatrali e musicali ambientati tra gli anni ‘40 e ’60 e costruiti ad hoc per il progetto) e viaggi virtuali (in partnership con la start-up italiana Miravilius: tour guidati interattivi in diretta dalle più belle città del Mondo ogni settimana).

La città di Bergamo", ha commentato il Sindaco Giorgio Gori, "è da sempre attenta al ruolo fondamentale degli anziani e sta lavorando con impegno per cercare di costruire relazioni sociali inclusive nei confronti di una fetta di popolazione che continua a crescere, nella nostra città e nel nostro Paese. La prospettiva demografica evidenzia un prossimo futuro in cui la popolazione anziana diverrà quella numericamente più rilevante, non solo a Bergamo, con le persone sopra i 65 anni a raggiungere e superare quota 30mila, con fragilità e bisogni di tutela parallelamente crescenti: per questo motivo è necessario costruire forme innovative di welfare, che sappiano coinvolgere la Comunità e costruiscano un dialogo proficuo tra famiglie, quartieri e strutture socio-sanitarie, con l’obiettivo di realizzare una città che si prende cura di tutte le situazioni di fragilità e dal tessuto sociale più coeso. Il progetto Ciao! si integra in questa idea dell’Amministrazione, consentendo di proporre la partecipazione attiva delle persone anziane attraverso non solo l’uso della tecnologia, ma anche attraverso un’aggregazione di energie pubblico-private”.