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Intesa Sanpaolo, Messina miglior Ceo: l'intervista a Insitutional Investor

di Redazione Corporate

Messina (Intesa Sanpaolo): "Vogliamo che tutti i nostri stakeholder, nel prossimo decennio, traggano vantaggio dalla nostra leadership sostenibile"

Intesa Sanpaolo, Insitutional Investor nomina Carlo Messina Miglior Ceo delle banche europee: le sue dichiarazioni

Nell’ambito del settore bancario europeo, Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO del Gruppo Intesa Sanpaolo, è stato nominato per il sesto anno consecutivo miglior Chief Executive Officer secondo la classifica stilata dalla società di ricerca specializzata Institutional Investor, che tiene conto sia del voto degli investitori istituzionali che degli analisti finanziari.

Di cosa siete più orgogliosi nell'ultimo anno?

Lo scorso anno, abbiamo annunciato il nuovo piano d’impresa quadriennale pochi giorni prima dell'invasione dell'Ucraina. Inutile dire che la guerra ha sconvolto i mercati e ha intaccato l'attesa ripresa prevista dopo la pandemia. Nonostante il difficile contesto macro, Intesa Sanpaolo ha realizzato il miglior utile netto degli ultimi 15 anni. Abbiamo distribuito dividendi in contanti per 3 miliardi di euro, pari a un payout ratio del 70%, come avevamo promesso, e nella prima parte dell'anno abbiamo completato il riacquisto di azioni proprie, portando il totale della distribuzione di capitale aggiuntivo a 3,4 miliardi di euro. Il piano industriale 2022-2025 è un piano, basato su una gamma completa di iniziative commerciali concrete, che ha l'obiettivo di confermarci leader in Europa nella gestione, protezione e consulenza patrimoniale in qualsiasi contesto di tassi d'interesse.

Vogliamo che tutti i nostri stakeholder, nel prossimo decennio, traggano vantaggio dalla nostra leadership sostenibile. Sono orgoglioso del fatto che oggi, nonostante le tante sfide provenienti dal di fuori della Banca che abbiamo dovuto affrontare, oltre l'80% delle iniziative del piano industriale stiamo procedendo in anticipo rispetto ai tempi previsti; mentre continuiamo a raggiungere ogni trimestre risultati finanziari di assoluto livello. La chiave del nostro successo è senza dubbio un team manageriale forte, di lunga data e coeso. La forte performance di Intesa Sanpaolo sta continuando anche nell'anno in corso; abbiamo recentemente chiuso il miglior semestre di sempre, con un utile netto di 4,2 miliardi di euro.

Quali sono le sue maggiori preoccupazioni per il prossimo anno?

Sono sensibile alle preoccupazioni degli imprenditori su inflazione, tassi d'interesse, crescita e incertezza geopolitica. Ci sono ancora alcune nubi all'orizzonte. Tuttavia, sono decisamente positivo sull'economia italiana. Stiamo assistendo a un rallentamento, ma i fondamentali restano solidi, con le PMI molto resistenti e una ricchezza delle famiglie ai vertici mondiali. Non vedo rischi di sofferenze per il sistema italiano e certamente non per noi.

Sono fiducioso che questo sarà un anno molto buono per Intesa Sanpaolo. Il nostro modello di business, efficiente e resiliente, è destinato ad avere successo in ogni contesto. La mia principale preoccupazione è, però, a crescente disuguaglianza. Molte famiglie e imprese sono in difficoltà e noi continuiamo a sostenerle. Per questo motivo abbiamo messo a disposizione 400 miliardi di euro per l'economia reale e a supporto delle nostre numerose iniziative sociali e ambientali; siamo determinati nel voler essere la banca d'impatto numero uno al mondo. Mentre alcune aziende fanno marcia indietro sull'ESG, noi raddoppiamo.