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Philip Morris Italia e Coldiretti sostengono la filiera del tabacco
Trippella (Philip Morris): "Facciamo la nostra parte per dare certezze e creare le condizioni per proseguire nel percorso di sostenibilità intrapreso"
Philip Morris Italia e Coldiretti ancora al fianco dei produttori: al via nuovo provvedimento a sostegno della filiera tabacchicola italiana
Philip Morris Italia e Coldiretti ancora una volta si confermano accanto ai produttori con un nuovo provvedimento a sostegno della filiera del tabacco italiana. Due le misure a vantaggio dei coltivatori: la prima prevede un aumento dei prezzi del Tabacco Virginia che consente di supportare i produttori in un momento di massima necessità determinato dal caro energia. La seconda, l’erogazione anticipata del contributo previsto dal contratto legato ai parametri di sostenibilità eco-energetica della filiera.
L’obiettivo è garantire risposte e soluzioni tempestive attraverso cui far fronte alle criticità emerse in questi mesi, dagli eventi atmosferici avversi alle difficoltà dovute alla crisi energetica e al cash flow a disposizione dei produttori, in questo periodo dove si materializza l’incidenza maggiore sulle spese. Già lo scorso febbraio Philip Morris Italia e Coldiretti avevano sottoscritto un accordo "salva raccolti" con cui fronteggiare i rincari energetici: con queste ultime due misure sale a 11 milioni di euro l’investimento aggiuntivo da parte di Philip Morris.
“Ancora una volta siamo presenti e vicini alla filiera del tabacco e alle migliaia di persone che ci lavorano. In una fase tanto delicata facciamo la nostra parte per dare certezze nell’immediato e creare le condizioni per proseguire nel percorso di sostenibilità intrapreso già da anni con Coldiretti e le imprese agricole”. Parole di Cesare Trippella, Head of Leaf Eu di Philip Morris, che ha aggiunto: “Siamo consapevoli che il processo di transizione eco-energetica e digitale sia necessario per affrontare le sfide del medio termine. Al contempo, dobbiamo lavorare con tutta la filiera, per mettere in campo iniziative di ottimizzazione e semplificazione volte a mitigare gli impatti di future situazioni congiunturali e rimanere così competitivi nel contesto internazionale.”
“Gli interventi economici messi in campo rappresentano un gesto di responsabilità concreta da parte di Philip Morris e un segnale di attenzione importante per le aziende agricole in questo momento di forte incertezza e instabilità; assistiamo, infatti, ad una crescita continua dei costi di produzione, in particolare energetici. Tutto ciò, è importante ricordarlo, si realizza nell’ambito di un accordo di filiera tra Coldiretti e Philip Morris che non ha eguali nel settore del tabacco, dove sono continuamente stimolati investimenti in qualità, innovazione, transizione digitale e sostenibilità ambientale. Tuttavia, in questa fase storica è importante che anche le Istituzioni rafforzino il proprio contributo al settore per salvaguardare nei diversi territori i valori economici ed occupazionali" ha affermato Gennarino Masiello, Presidente dell’Organizzazione Nazionale Tabacco Italia e Vice Presidente nazionale di Coldiretti.
Le misure messe in campo si inscrivono nella partnership strategica avviata da Philip Morris già dai primi anni 2000 con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nonchè da oltre 10 anni con Coldiretti, attraverso investimenti per oltre due miliardi di euro (fino a 100 milioni ogni anno) nella filiera agricola del tabacco italiano, la più importante d’Europa per volumi di produzione e per numero di addetti (circa 50.000 in totale). Philip Morris Italia, inoltre, sostiene da anni le aziende agricole nel percorso di transizione eco- energetica e digitale, centrale sia nell’attuale fase di forte incertezza, sia per affrontare le sfide del medio-lungo termine attraverso cui rendere sempre più centrale nel contesto internazionale la filiera italiana del tabacco. Tanti sono i risultati ottenuti: dalla riduzione di CO2, -56% nel 2021 rispetto al 2012, all’uso responsabile della risorsa idrica, con una riduzione di consumi del 53% rispetto al 2015.
Tra le azioni intraprese a favore della transizione digitale, il Digital Farmer, un percorso di formazione imprenditoriale, rivolto in particolare ai giovani coltivatori, che intende favorire il miglioramento delle loro competenze tecniche e l’adozione di tecnologie all’avanguardia nel campo dell’agricoltura di precisione.