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PiratinViaggio, trend 2023 tra effetto last minute e ispirazione social

di Alice Cubeddu

Grande successo per il progetto pilota lanciato sul mercato italiano che mira ad ampliare l’offerta e trasformare la piattaforma in un tour operator virtuale

Proprio in riferimento al 2023 PiratinViaggio ha presentato il primo osservatorio sull’estate 2023 degli italiani, da cui emerge come il 70% non abbia ancora prenotato le proprie vacanze estive: la motivazione principale, per oltre il 54% delle persone, è il non aver ancora deciso quale sarà la propria meta. Meno impattanti, invece, altre motivazioni come i costi troppo elevati (19%), la preferenza per viaggi autunnali/invernali (8%) oppure ragioni di carattere personale (19%). Nel dettaglio, i dati sottolineano una tendenza più diffusa alla prenotazione last minute (1-2 mesi prima della partenza del viaggio), mentre per quanto riguarda il budget, fattore centrale per PiratinViaggio, la tendenza è quella di focalizzarsi non solo sulla ricerca del prezzo più economico in assoluto ma su molteplici aspetti che consentano la costruzione di un pacchetto qualità prezzo equilibrato.

Altri dati interessanti emersi dalla ricerca riguardano le preferenze di viaggio, in cui emerge come, in generale, il mare sia la meta preferita da oltre il 50% dei rispondenti (53%), rispetto alla città e alla montagna che hanno ottenuto rispettivamente il 34% e il 13% delle preferenze. Analizzando nello specifico le generazioni, però, si nota come questo dato venga confermato dai Millennials e dalla Gen X (entrambe 55%) e Baby Boomers (51%) mentre per la Gen Z è la città a spiccare come meta preferita, scelta da quasi il 50% delle persone. Nella scelta delle mete si pensa anche ai fattori geopolitici che molto influenzano, a ragione, le scelte da parte dei viaggiatori, ma che aprono anche un iter decisionale interno al Gruppo, che si trova a gestire le scelte comunicative rispetto ai territori interessati. L’Egitto ne è un esempio: figura come la meta post pandemia più scelta, dove a spingere è il “fattore esotico”. Ma che dire di altre destinazioni ambite, ma ritenute potenzialmente “problematiche”?

C'è sicuramente una sensibilità diversa rispetto a questi aspetti, oggetto di discussioni interne, come nel caso dell’Ucraina. Abbiamo lasciato libertà ai team di ogni Paese in cui operiamo di decidere per sé come e cosa comunicare rispetto a queste tematiche. Ovviamente sono anche gli utenti a decidere, nel momento in cui però la richiesta è ampia è ovvio che dobbiamo allinearci”, ha spiegato Stefano Bergamaschi, Head of Market Italy di PiratinViaggio.