Corporate - Il giornale delle imprese
Posti di lavoro, Iren: negli ultimi 15 mesi assunte quasi 800 persone
Iren, forte attenzione del Gruppo per i giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro, circa il 50% dei 788 nuovi assunti ha meno di trent’anni
Primo maggio 2021: il contributo di Iren al mondo del lavoro
In un periodo storico pesantemente condizionato dall’emergenza sanitaria, il Gruppo Iren ha fornito un significativo contributo alla crescita dell’occupazione nei territori in cui opera, a vantaggio degli stessi e del sistema Paese.
Dal 1° gennaio 2020 al 31 marzo 2021 sono state assunte all’interno del Gruppo 788 persone. I nuovi dipendenti, sommati al personale acquisito a seguito delle operazioni societarie portate a termine negli ultimi mesi, hanno portato ad oltre 8.700 il numero complessivo dei dipendenti Iren in Italia.
Circa il 50% dei 788 nuovi assunti ha meno di trent’anni, a dimostrazione della forte attenzione del Gruppo per i giovani e per il loro inserimento nel mondo del lavoro, condizione essenziale per garantire il ricambio generazionale e una rapida e costante innovazione di business, tecnologie e processi.
Al momento circa il 25% dei dipendenti del Gruppo sono donne, un dato in crescita e particolarmente significativo in un settore industriale, come quello delle multiutility, dove la tradizionale e forte presenza operaia costituisce un elemento distintivo del business. L’impegno nell’attuazione delle politiche avviate sulla diversità di genere è stato riconosciuto anche attraverso l’ingresso del Gruppo Iren per la prima volta, assieme a poche altre aziende italiane, nel Bloomberg Gender-Equality Index (GEI).
Da segnalare che fin dall’inizio dell’emergenza sanitaria il Gruppo, grazie ad una pronta risposta dell’azienda, alla serietà e disponibilità del personale e al senso di responsabilità manifestato dalle organizzazioni sindacali, ha sempre garantito la piena operatività di tutti i servizi, avviando, ove possibile e in tempi rapidi, lo smart working e senza far ricorso, per tutto il periodo dell’emergenza Covid, ad alcun ammortizzatore sociale.