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SAIPEM, presentazione Progetto AGNES. Balestrino: "Unicum a livello mondiale"

Manuela Miele

Anzalone (Saipem): "Estrarre idrogeno dal mare è uno degli obiettivi del progetto AGNES, ci stiamo concentrando interamente su questo a Ravenna”

SAIPEM e AGNES: il convegno di presentazione del progetto "The Adriatic Green Network of Energy Sources”

Questa mattina è stato presentato al Palazzo dei Congressi di Ravenna il Progetto AGNES “The Adriatic Green Network of Energy Sources”. Al convegno di presentazione del progetto sono intervenuti: Franco Nanni (ROCA), Tomaso Tarozzi (Confindustria), Lorenzo Frattini (Legambiente), Gian Luca Vaglio (Agnes), Matteo Anzalone (Saipem), Francesco Balestrino (Saipem), Alberto Bernabini (Qint’x), Michele De Pascale (Sindaco di Ravenna).

AGNES è una società creata nel 2019 a Ravenna per sviluppare impianti energetici innovativi nel mare Adriatico. Nasce dall'esperienza ventennale di QINT'X nel settore delle energie rinnovabili e come primo obiettivo si prefigge il compito di trasformare un mare utilizzato prevalentemente per lo sfruttamento del gas naturale, in un mare da cui ricavare energia da fonti sostenibili e da gas non inquinanti come l'idrogeno.

Il progetto AGNES consiste in un distretto marino integrato nell’ambito delle energie rinnovabili al largo delle coste di Ravenna. L'obbiettivo è riconvertire il settore dell'Oil&Gas e creare vantaggiose sinergie tra varie fonti di energia naturali come il sole, il vento e l’idrogeno. Si tratta di uno dei progetti di eolico offshore in fase di sviluppo, ed il primo in cui idrogeno e fotovoltaico in mare saranno realizzati su scala commerciale.

Il partner tecnologico per lo sviluppo e realizzazione del progetto AGNES è SAIPEM, fornitore di soluzioni nel settore energia e infrastrutture. AGNES può costituire un eccezionale catalizzatore di investimenti, talenti, occupazione e innovazione, a livello nazionale e non solo.

Saipem, Progetto AGNES. L'intervento di Francesco Balestrino (Saipem) ad Affaritaliani.it

Sicuramente è la prima importante esperienza, anche a livello commerciale, di questa tipologia - ha dichiarato Francesco Balestrino, Renewable and Green Technologies Product Manager - Saipem -, è un unicum a livello mondiale perché a oggi non esistono progetti che siano in grado di integrare queste tecnologie: eolico, solare su fondazione galleggiante, unito poi alla produzione di idrogeno e storage energetico tramite batterie tradizionali. È nelle integrazioni di queste tecnologie che si rappresenta l’unicum mondiale. Ad oggi il nostro obiettivo è quello di portare le esperienze di Saipem, acquisite in campo internazionale, nel Mediterraneo, in Italia, e poter favorire attraverso questo progetto la nascita di una filiera italiana specializzata nella realizzazione e ovviamente anche nello svolgimento di questi progetti. Il progetto ha un’importanza rilevante perché ad oggi in Italia e nel Mediterraneo in generale non esistono progetti in ambito offshore e ad oggi per la natura e la morfologia del territorio italiano è assolutamente necessario concentrarsi nello sviluppo di progetti di questo tipo in mare, che siano ovviamente mirati ad una crescita sostenibile, con un occhio sempre molto attento a quelle che sono le esigenze del territorio ma che ci consentono poi di raggiungere quelli che sono gli obiettivi nazionali ed europei in termini di carbonizzazione”.

Saipem, Progetto AGNES. L'intervento di Matteo Anzalone (Saipem) ad Affaritaliani.it

Estrarre idrogeno dal mare è uno degli obiettivi che ci poniamo con il progetto di AGNES - ha spiegato Matteo Anzalone, Renewable Engineer - Saipem - . L’idrogeno verrà prodotto sia offshore, sia onshore, ma una sezione di onshore verrà prodotta sfruttando le piattaforme attualmente in dismissione, e verranno utilizzate mantenendo la struttura originaria per ubicare degli elottrolizzatori che verranno alimentati proprio dall’energia prodotta sia dalla sezione eolica, sia da quella fotovoltaica. Al momento come Saipem abbiamo progetti simili anche nel territorio delle regioni Sardegna e Sicilia, a Ravenna ci stiamo concentrando invece interamente sul progetto di AGNES”.

Saipem, Progetto AGNES. L'intervento di Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna, ad Affaritaliani.it

Ravenna è la città dell’energia dalla metà degli anni Cinquanta, quando furono trovati i primi giacimenti di metano al largo delle nostre coste - ha commentato Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna -. Da lì è nata una grande industria energetica che vede la presenza di grandi aziende multinazionali, grandi aziende di Stato, ma anche la presenza di tantissimi contractors locali che sono fra le imprese più qualificate del mondo. Ravenna vuole essere protagonista della transizione energetica continuando a fare quello che sa fare ed essendo leader nei progetti innovativi, in particolare noi qui siamo in grado di progettare, di realizzare, di manutentare, di gestire impianti di questo tipo. La A di AGNES sta per Adriatico ma noi guardiamo al Mediterraneo, quindi non solo il mare Adriatico ma anche la possibilità di esportare queste competenze in tutto il Mediterraneo. La Romagna nel dopoguerra era una delle zone più povere d’Italia e grazie al turismo, all’industria, al commercio, alla portualità, oggi è diventata una delle zone leader a livello nazionale e anche a livello europeo in termini di lavoro, occupazione, conoscenze, quindi c’è questo atteggiamento da parte dei cittadini di consapevolezza che il lavoro è una dimensione importante, che non bisogna sempre trovare motivi per dire no a tutto quello che viene proposto e che ciascuno deve essere responsabile: se vogliamo usare energia nella nostra vita dobbiamo anche porci il tema di come produrla e avere il minore impatto possibile, ma avere la certezza che poi i progetti si facciano!

Saipem, Progetto AGNES. L'intervento di Lorenzo Frattini (Legambiente) ad Affaritaliani.it

La transizione energetica è la sfida principale che abbiamo di fronte come umanità - ha affermato Lorenzo Frattini, Presidente Legambiente Emilia Romagna -, come pianeta e anche come mondo economico, nel senso che i suoi effetti saranno nel medio termine più impattanti di quelli della pandemia ed è quindi indispensabile procedere velocemente con un cambio di tecnologie e investire sempre più in rinnovabili come quelle di cui parliamo oggi. Il tema del paesaggio è un tema sempre molto complicato, ci sono varie opinioni, scuole di pensiero, è molto soggettivo. Il paesaggio è sempre stato modificato nei millenni, non è una cosa immutabile, e certamente andare offshore e soprattutto a una certa distanza dalla riva come in questo caso avrà degli effetti molto molto limitati, considerando anche che la riviera romagnola ha un profilo marino anche pieno di altri oggetti, in particolar modo piattaforme di estrazione. Crediamo che sia un inserimento assolutamente possibile e che anche dal punto di vista turistico possa essere uno strumento in più da valorizzare nell’offerta per i turisti: un luogo in cui si produce energia verde e anche gli impatti dell’economia sono carbon neutral”.

 

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