Economia

Nuovo board Tim, via al derby tra i fondi attivisti

di Redazione

La reazione del mercato al piano proposto da Pietro Labriola per Tim (senza la rete) ha generato dissensi che coinvolgono non solo Vivendi. Il punto

Nuovo board Tim, via al derby tra i fondi attivisti

La reazione del mercato al piano proposto da Pietro Labriola per Tim (senza la rete) ha generato dissensi che coinvolgono non solo Vivendi, sembra. In vista del rinnovo del consiglio, previsto per il 23 aprile, sono emersi due azionisti "attivisti" che, con strategie diverse, mirano a ottenere il controllo del consiglio per cambiare radicalmente la struttura di Tim, iniziando con una revisione dell'accordo di vendita della rete a Kkr. Attualmente, sembra che il mantenimento dello stato attuale sia favorito dai numeri: la lista presentata dal consiglio di Tim, che prevede il rinnovo di Labriola come CEO, può contare sul 10% dei voti provenienti da Cdp (con il presidente Giovanni Gorno Tempini tra i candidati della lista) e su quelli dei fondi che seguiranno le raccomandazioni degli advisor proxi Iss e Glass Lewis. È quanto riporta il Corriere Economia.

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Il fondo Merlyn Capital, con una quota dello 0,53% del capitale detenuto tramite strumenti derivati, ha avviato una raccolta di deleghe per trovare altri azionisti favorevoli a un piano di smembramento che convertirebbe Tim in una pura società tecnologica. L'altro fondo attivista, Bluebell, non è interessato a smembramenti ma mira a valorizzare le diverse attività.

Entrambi affermano di voler migliorare le condizioni della vendita della rete, guardando con interesse a Vivendi - Bluebell ha anche proposto come CEO di Tim la francese Laurence Lafont, ex Google - per cercare di ottenere il 23,7% dei voti dei francesi e così vincere in assemblea. Si ipotizza che l'azionista di maggioranza possa allearsi con un fondo attivista. Tutto è possibile. Vivendi avrebbe valutato le proposte di Merlyn e Bluebell, ma non avrebbe ancora preso una decisione. Anche questo potrebbe essere un calcolo di opportunità. Molti osservatori di mercato attribuiscono rilevanza anche alla questione del numero dei consiglieri. In assemblea si discuterà se aumentarli da 15 a g e Vivendi sarebbe contraria a questo taglio. Se questa linea dovesse prevalere, il vincitore tra Merlyn e Bluebell avrebbe 6 rappresentanti e potrebbe intensificare la pressione su Labriola all'interno del nuovo consiglio. Questo potrebbe non piacere a Vivendi, ma a Tim serve recuperare rapidamente la fiducia del mercato, superando le discordie del passato tramite il dialogo con un consiglio allineato all'obiettivo di migliorare il nuovo piano.