Economia

Oro a un soffio dal record storico. Per Ubs a 2.000 dollari a settembre

di Andrea Deugeni

I tassi a zero, l'incertezza economica, la debolezza del dollaro e le tensioni Usa-Cina alimentano gli acquisti del metallo giallo da parte degli investitori

Superata la soglia dei 1.900 dollari l'oncia, valore che non si vedeva da nove anni. Non lontano dal suo record storico di 1.921,17 dollari toccato a settembre 2011, in piena escalation della crisi dell'eurodebito. Un valore che i future sul Comex, il mercato primario al mondo per il trading su metalli come oro, argento, alluminio e rame, hanno già oltrepassato. 

Le accresciute tensioni tra Cina e Usa e l'aumento esponenziale dei contagi negli Stati Uniti, che sta frenando la ripresa americana, favoriscono la corsa ai beni rifugio, che in questo periodo sono più appetibili che mai. Oggi, a tre giorni dalla chiusura del consolato cinese a Houston, dopo che Pechino, come misura di ritorsione, ha annunciato la chiusura del consolato americano a Chengdu, sul valutario lo yen giapponese e in parte anche il franco svizzero, le due monete rifugio per eccellenza, hanno innestato il turbo.

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Mark Mobius

Anche l'euro si è impennato sopra 1,16 dollari, e questo perchè, dopo il Recovery Fund, l'area euro è percepita come più sicura degli Stati Uniti dove l'ondata di contagi da coronavirus sta mettendo a rischio la ripresa americana promessa da Donald Trump nel terzo trimestre. 

E infatti yen e franco invece sono decollati per le tensioni geopolitiche e proprio perché il rimbalzo a stelle e strisce è a rischio, come dimostra il fatto che la divisa nipponica, ha spinto il biglietto verde poco sopra quota 106, ma si è apprezzata dello 0,5% anche sull'euro. Anche il franco svizzero si è leggermente rafforzato su entrambe le due principali divise.

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I prezzi dell'oro, il bene rifugio per eccellenza, è spinto al rialzo, oltre che dal calo del dollaro, anche dal contesto di tassi d'interesse vicini allo zero all'interno di uno scenario di massima incertezza. Sugli acquisti di oro che per gli analisti di Ubs potrebbe raggiungere a settembre l'altra soglia simbolo dei 2.000 dollari l'oncia, con un rally che potrebbe estendersi fino al 2021, il rendimento dei titoli di Stato scende: quello sui Treausury Usa decennali oggi è calato allo 0,5774%, il minimo dal 21 aprile.

Tra l'altro, come segnalano gli analisti, l'oro è percepito come una copertura su inflazione e debolezza delle valute, anche alla luce delle misure di stimolo varate nell'Unione europea e di quelle ulteriori che sono allo studio negli Stati Uniti. In generale, i metalli preziosi hanno forte appeal per gli investitori: anche l'argento nell'ottava sale del 17%, il rialzo maggiore dal 1987, e nella settimana del 22 luglio gli investimenti in fondi del settore sono stati pari a 3,8 miliardi di dollari, il secondo valore più alto di sempre, come hanno sottolineato gli analisti di Bank of America.

"Quando i tassi di interesse sono pari a zero o vicini allo zero, allora l'oro è uno strumento interessante da mettere in portafoglio perché non devi preoccuparti di non guadagnarci e vedi che il prezzo dell'oro aumenterà man mano che aumentano le incertezze nei mercati", ha spiegato a Bloomberg Mark Mobius, co-fondatore di Mobius Capital Partners e guru fra i gestori di fondi per i mercati emergenti.

"Ora comprerei (oro, ndr) e continuerei a comprare", ha sentenziato l'esperto gestore, voce molto ascoltata. Quanto basta per infondere fiducia agli investitori ea  imprimere forza al rally del metallo giallo. 

@andreadeugeni