Economia
S&P promuove l'Italia e alza il rating a BBB+. Giorgetti sorride: "Premiata la serietà del governo"
Crescita del 2025 rivista al rialzo. Giorgetti: Panetta (Bankitalia): "La scelta di S&P non mi stupisce"

S&P alza rating dell'Italia a BBB+, oulook stabile
Standard & Poor's Global Ratings ha rivisto al rialzo la valutazione di affidabilità del creditizia dell'Italia a BBB+, dal precedente BBB, con Outlook stabile. Con un comunicato, l'agenzia spiega che la valutazione riflette alcune solidità fondamentali dell'economia, tra cui la diversificazione, i margini di risparmio nel settore privato e l'appartenenza all'Unione monetaria, che bilanciano debolezze come
l'elevato livello di indebitamento pubblico e le sfide demografiche. La revisione al rialzo del rating in particolare riflette i miglioramenti messi a segno a fronte di un contesto di venti contrari e ai "graduali progressi" compiuti dall'Italia nella stabilizzazione delle finanze pubbliche. Secondo l'agenzia, il rapporto debito-Pil dell'Italia è rimasto elevato a circa il 129% a fine 2024, ma grazie a graduali riduzioni del deficit S&P si attende che si stabilizzi a partire dal 2028. Voz 20250411T231524Z
S&P: Giorgetti, "il giudizio premia la serietà del governo Italia"
“Il giudizio di S&P premia la serietà dell’approccio del governo italiano alla politica di bilancio. Nel clima generale di incertezza, prudenza e responsabilità continueranno a essere la nostra linea di azione”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti sul giudizio espresso oggi dall’agenzia di rating Standard and Poor.
S&P: Panetta, "mi aspettavo rialzo rating, condizioni economia italiana cambiate"
La decisione di S&P di rialzare il rating dell'Italia "me l'aspettavo". Lo riconosce il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta nell'intervento tenuto a Trento in un confronto in occasione del Festival dell'Economia ricordando che "le condizioni dell'economia italiana sono cambiate rispetto a quando avevamo valutazioni da parte delle agenzie di rating abbastanza negative". In particolare "è cambiato il modo di condurre i conti pubblici" che negli ultimi anni sono stati gestiti "con ragionevolezza".
La scelta di ieri di S&P "non mi stupisce", anzi, il rialzo del rating dell'Italia "analiticamente forse non è finito qui e la valutazione potrebbe migliorare ancora, ma vediamo cosa succede all'economia mondiale". Lo afferma il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta in un confronto in occasione del Festival dell'Economia a Trento aggiungendo "non mettiamo limiti a provvidenza".
Panetta ricorda come "rispetto a 15 anni fa quando ci fu il peggioramento dei rating dell'Italia" le condizioni della nostra economia sono cambiate. "Sono migliorate le condizioni delle banche, che ora sono ben capitalizzate, le imprese insolventi meno di quelle che erano prima". Ma soprattutto se "venti anni fa l'Italia aveva una posizione sull'estero debitoria, oggi siamo passati a una posizione netta pari a 10 punti di pil. E' una cosa enorme che è successa senza una crisi dell'economia ma con il miglioramento della crescita e delle esportazioni"