Economia

Pa, la laurea perde importanza. Conta l'esperienza, dirigenti dopo 15 anni

La riforma Brunetta non si basa sul titolo di studio, l'unico fattore determinante per le promozioni diventerà l'anzianità di servizio

Pa, conta solo l'esperienza, laurea declassata per salti carriera

La riforma della pubblica amministrazione prende sempre più forma. L'ultima novità riguarda il declassamento del titolo di studio, per fare carriera, infatti, - si legge sul Messaggero - non si guarderà più se un dipendente è laureato o meno, ma l'unico parametro valido sarà l'esperienza. Da sportellisti a funzionari, il passo diventerà breve. L'ostacolo del titolo di studio non sarà più un vero ostacolo nella Pa, ovvero basterà l'esperienza, 15 anni, per fare il salto che conta.

La novità - prosegue il Messaggero - ha trovato spazio nella nuova bozza di contratto per i dipendenti delle Funzioni centrali e costituisce una svolta importante. Già perché in pratica significa che in questo modo i dipendenti pubblici che si trovano in una determinata area, la prima o la seconda non fa differenza, potranno passare a quella superiore in deroga ai titoli richiesti normalmente per l'accesso. Il governo punta a chiudere il negoziato entro la fine di dicembre.

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