Partecipate, Renzi fa cassa con due miliardi grazie a Cottarelli
Un eventuale salvataggio, in caso di crisi, potra' essere autorizzato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri solo in caso di grave pregiudizio per un interesse pubblico. In caso contrario i Comuni dovranno portare i libri in tribunale. Il provvedimento stabilisce inoltre un nuovo tetto ai super-compensi degli amministratori (rinviato a un decreto del Tesoro) e il divieto di assegnare bonus alla fine dei mandati. Il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti afferma che "Scelta Civica ha incalzato fin dal primo giorno governo e maggioranza per un disboscamento serio della giungla delle partecipate pubbliche e siamo soddisfatti del lavoro che sta venendo portato a termine nell'ambito della riforma della pubblica amministrazione, ivi compreso il definitivo chiarimento che anche queste societa', come tutte, se non stanno in piedi possono fallire, invece che continuare a drenare risorse pubbliche all'infinito.
E' però inaccettabile pensare di introdurre, in questo casi, garanzie per i dipendenti maggiori di quelle previste per tutti gli altri. Devono valere le stesse per tutti". Questo vuol dire "no a trattamenti differenziali per il personale delle società partecipate pubbliche che dovessero fallire: devono avere gli stessi diritti dei dipendenti delle società private, ne' piu' ne' meno. Basta con l'Italia dei due pesi e delle due misure", conclude.