Economia

Pasqua 2023, business vacanze da 4 miliardi. E la spesa a tavola costa 1,2 mld

di Redazione Economia

Tra le mete preferite dei tre milioni di turisti stranieri e nostrani le città ma anche i borghi d'arte. Crescono però i costi dei cibi tradizionali

Pasqua '23, la spesa a tavola costa caro agli italiani: 1,2 mld di euro e rincari sugli alimenti della tradizione

Parlando, però, di contraddizioni, forte vento contrario è previsto per l’economia delle famiglie: da un’indagine del Centro studi di Confcooperative sulla propensione alla spesa e al consumo degli italiani per la festa, infatti, emerge che la spesa complessiva degli italiani per la tavola a Pasqua sfiora gli 1,2 miliardi di euro, 100 milioni meno del pre covid e 150 milioni in più rispetto allo scorso anno. Un maggior costo, ma non una maggiore spesa dal momento che l’esborso è spinto dall’inflazione.

In famiglia o al ristorante - afferma una nota - trionferanno le eccellenze dell’agroalimentare made in Italy, con agnello e capretto in due tavole su tre. Bene i consumi di pesce che con la quaresima e i venerdì di magro sono aumentati del 30%. Con la "Pasqua bassa" e l’ondata di freddo, in aumento le grigliate e i consumi di uova di cioccolato (28 milioni rispetto ai 25 dello scorso anno) per i più piccoli e di colombe (23 milioni rispetto ai 21 dello scorso anno). E' previsto che tre italiani su dieci festeggeranno la Pasqua a casa in famiglia; altri quattro su dieci al ristorante e in agriturismo.

Anche il Codacons, in vista della ricorrenza, ha realizzato un’indagine per capire le conseguenze degli aumenti dei listini nel comparto alimentare e delle materie prime sulle tasche dei cittadini. I rincari dei prezzi si abbattono sul tradizionale pranzo di Pasqua e porteranno le famiglie italiane a spendere complessivamente circa 240 milioni di euro in più per imbandire le tavole in occasione della festività. La carne d’agnello, re della Pasqua con 4.500 tonnellate consumate solo in occasione della festività, costa oggi in media l’8,3% in più rispetto allo scorso anno. Le uova fresche (400 milioni di pezzi venduti durante la Pasqua) sono rincarate del +22,4%. Per salumi e insaccati (13.000 tonnellate il consumo pasquale) si spende oggi il 9,1% in più. La farina, bene indispensabile per la preparazione di numerosi dolci pasquali, costa oggi il 17,8% in più rispetto allo scorso anno, mentre il burro sale del +25,8%. L'olio di semi balza al +31,9% (quello d’oliva +27%), lo zucchero costa il 54,9% in più. La pasta sale del +17,6%, la verdura del +12,3%, il pane del +15,1%.

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Si passa ai dolci: per 7 famiglie italiane su 10 uova e colombe sono irrinunciabili, al punto che in media la produzione di uova di Pasqua nel nostro paese supera le 31mila tonnellate generando un giro d’affari pari 275 milioni di euro. Il valore delle colombe pasquali tocca le 23mila tonnellate per un fatturato di circa 160 milioni di euro. Prodotti investiti da pesantissimi rincari: per le colombe il Codacons registra aumenti medi dei listini del +31,8%, le Uova di Pasqua segnano invece un +15,4% sul 2022.