Economia

Buco superiore ai 16 miliardi di euro. Pensioni, ecco tutta la verità


Affaritaliani.it pubblica un'anticipazione di una "Nota di analisi" scritta da Antonio Misiani (deputato Pd, membro della Commissione Bilancio della Camera) che dovrebbe essere pubblicata nelle prossime ore dal centro studi Nens.

La stima dell'ammontare da restituire in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato una parte della Legge Fornero sulle pensioni sarebbe destinata a salire oltre i 16 miliardi a causa di due fattori:

1) le quantificazioni contenute nella Relazione tecnica del decreto legge 201/2011 (il decreto SalvaItalia di Monti, che aveva congelato la rivalutazione delle pensioni superiori a 3 volte il minimo per il biennio 2012-2013) erano sottostimate, poiché incorporavano un tasso di indicizzazione inferiore a quello successivamente riconosciuto.

2) ai mancati risparmi del DL 201/2011 vanno aggiunti i mancati risparmi del comma 3 dell'art. 18 del DL 98/2011 (uno dei due decreti della manovra estiva 2011 del governo Berlusconi), che rimarrebbe abrogato. Con la sentenza della Corte costituzionale tornerebbe perciò in vigore per il biennio 2012-2013 il regime di perequazione pre-DL 98/2011, ancor più generoso di quello in vigore quando venne emanato il DL 201/2011.

Questi due fattori farebbero impennare il pregresso da restituire per il quadriennio 2012-2015 a 16,6 miliardi, e la parte da recuperare per il futuro a 4,7 miliardi.