Economia

PENSIONI NEWS, lavoro fino a 71 anni in Italia. L’allarme dalla Commissione Ue

Se si vuole mantenere sostenibile il sistema previdenziale in Italia, fra 20 anni bisognerà lavorare fino a 71 anni. L’allarme arriva dalla Commissione Ue

PENSIONI NEWS: il quadro drammatico per l'Europa 

Il quadro che emerge dal Libro verde sull’impatto dell’invecchiamento della popolazione della Commissione Ue– secondo quanto riportato dal sito Ansa– è drammatico. Se nei prossimi due decenni i paesi europei vorranno mantenere i sistemi pensionistici sostenibili, potrebbero dover estender la vita lavorativa in media a 70 anni.

PENSIONI NEWS: per l'Italia l'asticella si alza di un anno

Per l'Italia la situazione è ancora più preoccupante: l'asticella dell'età si alzerebbe a 71. Nel 2040– spiega la Commissione– l'indice di dipendenza degli anziani in Ue, cioè il rapporto fra la popolazione anziana e quella in età lavorativa, rimarrebbe allo stesso livello del 2020 solo se la vita lavorativa fosse estesa all'età di 70 anni. 

PENSIONI NEWS: vanno meglio solo Malta, Ungheria e Svezia

Secondo le ultime proiezioni di Eurostat, a poter andare in pensione prima dei settant'anni, sarebbero solo i lavoratori di Malta, Ungheria e Svezia. Mentre in Lituania e Lussemburgo si raggiungerebbero i 72 anni. Davanti all'invecchiamento della popolazione,  per l'Esecutivo Ue: "i sistemi pensionistici potrebbero sostenere una vita lavorativa più lunga adattando automaticamente l'età pensionabile o i requisiti di carriera, i tassi di maturazione o i benefici in modo da riflettere una maggiore aspettativa di vita". Il consiglio per mantenere "i sistemi pensionistici sostenibili" è quello di "limitare il pensionamento anticipato a casi oggettivamente giustificati, stabilire un diritto generale a lavorare oltre l'età pensionabile e regimi di pensionamento flessibile".

PENSIONI NEWS: i dati INPS sulle uscite 

Per quanto riguarda il quadro italiano, secondo i recenti dati sui flussi di pensionamneto 2019-2020. forniti da INPS, il quadro che emerge è questo:  un aumento delle pensioni di vecchiaia e una diminuzione di quelle anticipate. Le pensioni con decorrenza nel 2020, sottolinea l’Istituto nel comunicato stampa, è di 795.730, a fronte di 740.486 decorrenti nel 2019. Questo valore comprende le pensioni di vecchiaia e le pensioni anticipate, quelle di invalidità e quelle ai superstiti. Nel dettaglio– rivela il sito Money.it– per il 2020 si registra un incremento delle pensioni di vecchiaia che nel 2020 sono 255.813 rispetto alle 156.995 del 2019; quelle anticipate sono state 277.544 nel 2020 e 299.770 nel 2019; gli assegni sociali passano da 39.020 del 2019 a 68.273. Le pensioni anticipate quindi– si legge– diminuiscono e così anche Quota 100 determinando anche un risparmio rispetto alle previsioni del governo. Si rivela così–secondo l'istituto INPS– una quasi parità del numero delle pensioni di vecchiaia con quelle anticipate, che nel 2019 erano aumentate rispetto all’anno precedente sia per l’aumento dell’età pensionabile sia per l’introduzione della cosiddetta “quota 100".