Economia

Pensioni, spunta Quota 41 con soglia di età: tutto quello che c'è da sapere

Il dossier pensioni tiene viva la maggioranza di governo in vista del superamento della legge Fornero; ora spunta Quota 41 con la soglia d'età: il punto

Pensioni, che cos'è Quota 41 con la soglia di età

Andare in pensione con 41 anni di contribuiti, ma fissando una soglia precisa di età: è questa l'ultima ipotesi di lavoro sul tavolo del nuovo esecutivo che entro l'anno ha un obbligo ben preciso: superare la legge Fornero. Il dossier pensioni mantiente infatti caldo tutto il fronte di maggioranza. Al centro della questione: il problema della risorse e la sostenibilità a livello economico. Le risorse in campo sono limitate, il tempo stringe e la  flessibilità in uscita è un tema esplosivo da affrontare al più presto. Per questo la Lega di Matteo Salvini, secondo le ultime indiscrezioni stampa, starebbe pensando a una Quota 41, ma con una novità rispetto al  passato: l'introduzione di una soglia di età. Questa misura, riformulata in tal modo, potrebbe permettere una riduzione a livello di impatto. Quota 41, nella sua formula tradizionale, richiederebbe infatti risorse pari a 5 miliardi l'anno. Il nodo rimane però uno: capire quale sarà la soglia di età che verrà individuata, e quali saranno i calcoli che metterà sul tavolo l'Inps. 

Pensioni Quota 41 con la soglia di età vs Opzione Uomo 

Tra le altre opzioni messa in campo dalla nuova maggioranza di governo c'è anche quella di Opzione Uomo. Si tratta di una misura che permette di andare in pensione a 58-59 anni con almeno 35 di contribuiti e un ricalcolo dell'assegno in ottica contributiva. In tal modo però l'assegno dovrà subire inevitabilmente un "taglio", pari fino al 31% della somma totale. 

Pensioni anticipate Quota 41: le parole di Tridico

Tra i primi che  hanno accolto positivamente le nuove ipotesi sulla riforma del sistema pensionistico è stato Pasquale Tridico, president dell'Inps. "Credo che siano tutte orientate a un principio giusto, ovvero quello di garantire una certa flessibilità in uscita, rimanendo ancorati tuttavia la modello contributivo”, ha spiegato ieri Tridico durante la presentazione del XXI Rapporto annuale dell'istituto. Inoltre, il presidente Inps ha affermato che questa ipotesi segue la direzione già tracciata dal governo Draghi.

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Pensioni anticipate Quota 41: la reazione dei sindacati

Sulla riforma delle pensioni e sulle ultime indiscrezioni stampa emerse sono invece titubanti i sindacati. Per Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, è "impercorribile" l'ipotesi di un taglio del 30% dell'assegno per poter accedere al pensionamento ancipato a 58-59 anni. Secondo il leader sindacale, l'ipotesi attribuita alla presidente di FdI Giorgia Meloni di "mandare in pensione le persone riducendogli l'assegno non mi pare sia una grande strada percorribile". Per Landini, invece, "il tema è quello di affrontare la complessità del sistema pensionistico" e "combattere la precarietà per dare un futuro pensionistico a tutti i lavoratori".

Mentre Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, in una nota ha sottolineato che "sul futuro della previdenza e delle pensioni è assolutamente auspicabile l'apertura di un confronto tra governo e sindacati appena possibile, anche per scongiurare la girandola di proposte che abbiamo ricominciato a leggere sui media”. “Per la Cisl introdurre meccanismi di flessibilità per andare in pensione, tutelare il potere di acquisto delle prestazioni, definire una pensione contributiva di garanzia per chi ha carriere di lavoro deboli come i giovani e le donne, rispondere al tema del lavoro usurante e sostenere maggiormente la pensione complementare rimangono le priorità", ha affermato Sbarra.

"Il ventaglio di proposte contenute nella piattaforma sindacale unitaria sulla previdenza, ha aggiunto, mostra come la questione delle pensioni non può essere affrontata con comunicati stampa ma deve essere oggetto di approfondimenti, analisi e confronti adeguati con i portatori di interesse dei lavoratori e delle lavoratrici destinatari delle proposte". La Cisl, ha concluso Sbarra, "a questo proposito non può accettare l'idea che sulla flessibilità si continui a pensare a nuove e robuste penalizzazioni a carico dei lavoratori con ulteriori riduzioni percentuali dell'assegno, come se non bastassero quelle subite in occasione delle passate riforme che hanno già pesantemente inciso sul valore delle prestazioni".

Pensioni anticipate:  tutte le scadenze entro l'anno 

Nonostante i pareri discordanti (da una parte il presidente dell'Inps Tridico individua la via contributiva come quella "corretta" da perseguire, dall'altra i sindacati spingono per una revisione più articolata e completa) il nodo principale rimane: entro l'anno il sistema previdenziale necessita di una revisione. Il prossimo gennaio scadranno infatti tre misure: quota 102, ape sociale e  opzione donna. Misure fondamentali per evitare la rigidità della legge Fornero.