Pensioni, taglio precoci. APE SOCIAL e QUOTA 41 allarme. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni precoci verso il taglio platea. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni, taglio precoci. APE SOCIAL e QUOTA 41 allarme. RIFORMA PENSIONI NEWS
Pensioni precoci e quota 41, il Governo punta ai criteri di precedenza per carenza di fondi, si va verso un taglio della platea.
Pensioni, Ape: prima solo disabili e disoccupati
Il governo sta mettendo sul campo i primi decreti attuativi. Secondo il Corriere, l'esecutivo dovrebbe scegliere alcune categorie a cui dare la priorità. Tra di esse i disoccupati, poi i lavoratori disabili e infine quelli con un disabile a carico. Il terreno battuto è quello dell'Ape social (permette di andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima della scadenza senza la riduzione dell'assegno per le fasce sociali tutelate). Solo che c'è il problema di coperture. Il Tesoro ha stanziato circa 300 milioni di euro per il 2017.
Pensioni, quota 41: parla Occhiodoro sui precoci
Pensioni dei precoci e quota 41, Roberto Occhiodoro del gruppo Facebook Lavoratori precoci a tutela dei propri diritti, in uno degli ultimi post ha solleticato il governo ad emanare i decreti attuativi: ”Buongiorno a tutte/i; come sapete è slittato al 20 marzo l’incontro tra governo e sindacati per la definizione dei decreti attuativi della legge di bilancio 2017. Non ci è dato sapere per quale motivo si continua a rimandare ed allora cominciano ad affiorare retropensieri piuttosto sgradevoli. E allora che sia chiaro al governo che noi NON SIAMO DISPOSTI a vedere rimandate o peggio ancora annullate quelle poche migliorie riguardanti la situazione previdenziale di migliaia di lavoratori. Ed è per questo che, nonostante il pochissimo tempo a disposizione, invitiamo chiunque di noi possa, a partecipare alla manifestazione indetta da OPZIONE DONNA proroga al 2018; manifestazione che si terrà il 23 Marzo sotto Montecitorio la mattina. Ricordo inoltre che sia il 20 che lo stesso 23 saremo presenti come presidio per far sentire la nostra voce sotto il Ministero del Lavoro in occasione degli incontri tra governo e sindacati e di cui ancora oggi non si conosce l’orario. Ricordo inoltre la manifestazione nazionale dell’ 8 Aprile per i SI ai referendum, per il lavoro e le pensioni. Esigiamo una pronta definizione dei decreti attuativi e che questa riforma parta dal 1 maggio. Non tolleriamo ritardi ulteriori: la nostra pazienza è finita”.
Pensioni, Opzione Donna per le lavoratrici nate entro il 1958
Le lavoratrici nate nell'ultimo trimestre del 1958 potranno fruire dell'opzione donna a condizione di aver centrato i 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015. Lo fa sapere l'Inps nel messaggio 1182/2017 pubblicato nelle scorse ore con il quale l'istituto illustra la novella contenuta nella legge di bilancio per il 2017.
Pensioni: campagna Cgil per recuperare diritti previdenziali
Per adesso sono 2.563 i pensionati genovesi che hanno visto lievitare la loro pensione grazie alla campagna sui diritti inespressi organizzata dal Sindacato Pensionati Cgil in collaborazione con il patronato Inca ma la platea di persone che potenzialmente potrebbero avere diritto e' molto vasta, circa 118 mila persone in Liguria, quasi 50 mila solo in provincia di Genova. Si tratta, spiegano alla Spi Cgil, che ha avviato la campagna, di titolari di Pensioni con importo sino a 750 euro mensili che, pur avendone diritto, non percepiscono assegni famigliari, la maggiorazione della pensione, la quattordicesima, le prestazioni a favore degli invalidi civili. "Questi diritti previdenziali non sono riconosciuti automaticamente dall'Inps - spiega Paola Repetto, della segreteria di Spi Cgil - ma occorre farne richiesta". Per poter visionare i cedolini serve una procedura informatica abbastanza complessa, che e' difficilmente accessibile alle persone piu' anziane. Per questo motivo il sindacato invita a rivolgersi alle sedi di Spi Cgil che ha gli strumenti per poter effettuare i controlli sulle Pensioni e, nel caso, avviare le richieste. "Parliamo di Pensioni basse - prosegue Repetto - dove anche 50 euro di assegni famigliari possono fare la differenza per arrivare a fine mese". La campagna, che ha portato solo nel 2016 al recupero di un milione e 400 mila euro per 1.363 pensionati genovesi, prosegue per sensibilizzare quelle persone, circa il 30% dei pensionati, che ancora non sanno di poter godere delle maggiorazioni. I rappresentanti di Spi-Cgil contatteranno parte dei pensionati che hanno queste condizioni reddituali invitandoli a passare dagli uffici per il controllo delle Pensioni.
Pensioni, Ape: prima solo disabili e disoccupati
Il governo sta mettendo sul campo i primi decreti attuativi. Secondo il Corriere, l'esecutivo dovrebbe scegliere alcune categorie a cui dare la priorità. Tra di esse i disoccupati, poi i lavoratori disabili e infine quelli con un disabile a carico. Il terreno battuto è quello dell'Ape social (permette di andare in pensione fino a tre anni e sette mesi prima della scadenza senza la riduzione dell'assegno per le fasce sociali tutelate). Solo che c'è il problema di coperture. Il Tesoro ha stanziato circa 300 milioni di euro per il 2017.