Economia

Perrino intervista la Ceo del Sole: "Io underdog. Successo? Studi classici"

di Redazione Economia

Mirja Cartìa d’Asero, in una delle pochissime uscite pubbliche, si racconta attraverso il format “Professione Manager” al direttore di Affari Perrino

La Ceo del Sole 24 Ore: "Qualità, affidabilità e fattore umano sono il futuro dell'informazione" 

"Parlando di futuro e di difficoltà dell'editoria,  qual è il tuo progetto? Cosa vorresti fare di questo gruppo?", ha poi domandato il direttore di Affaritaliani.it Perrino. "Si tratta di un un momento complesso ma nel gruppo abbiamo appena iniziato un nuovo corso quindi abbiamo un bel da fare. I social ci privano dell'esclusiva dei nostri contenuti, ma a fare la differenza è il fattore umano per me. Qualità e affidabilità dell'informazione ci rendono leader ed è confermata dai professionisti".  E sul futuro del cartaceo ha dichiarato: "Resterà, ma rimarrà una nicchia. Una notizia letta sulla carta viene appresa in maniera piu indelebile, quindi dipende da cosa vuoi fare con quella notizia. Rimane comunque un fattore in decrescita". 

Spazio anche all'intelligenza artificiale.  "Anche noi, come il 61% delle aziende in italia, abbiamo cominciato un processo di analisi per capire se l'AI può aiutarci, siamo chiaramente all'alba di una rivoluzione", ha dichiarato la Ceo, che sulla possibilità di un piano B dopo il Sole 24 Ore ha svelato: "Certo torno in Sicilia dove ho un piccolo b&b, ho un piano B. Ho investito in un convento del '500 a Scicli, un paese piccolissimo". Una professionista, quindi, non incollata alla poltrona, che è poi il segreto dei manager

Alla domanda se quella del Sole sia l'esperienza piu bella della sua vita, d'Asero ha affermato: "Dopo la maternità, sì. Sto imparando sempre cose nuove e ho colleghi eccezionali. C'è un clima diverso e c'è armonia, sinergia e collaborazione. Non è un tratto di buonismo, è un dato di fatto che si sta meglio e abbiamo un obiettivo comune". 

Sole 24 Ore, la Ceo d'Asero: "Per diventare un manager di successo? Studi classici sì, ma sempre col massimo impegno" 

"Se dovessi guardare dei curriculum oggi, cosa ti colpirebbe?", ha chiesto poi Perrino, che ha ricordato che l'attuale presidente di Enel Paolo Scaroni prediligeva il liceo classico, ad esempio. "Oggi è cambiato il mindset: ora è l'azienda che non sa come attrarre i giovani e non viceversa come prima. Studi classici sì, in Italia siamo famosi per quello infatti, ho cercato di convincere mia figlia a fare il classico infatti, ma lei ha voluto fare lo scientifico in inglese". 

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Per quanto riguarda la scelta di un percorso universitario ad hoc d'Asero non ha consigliato un "unico" corso, bensì un'attitudine (sempre) propositiva da portare avanti. "Bisogna trasmettere la personalità con il curriculum, che deve essere breve, conciso e corretto, deve trasparire la persona. Poi per quanto riguarda il corso, raccomando solo il massimo impegno e finire nei tempi prestabiliti. Se vedo che un candidato ha finito la triennale in sei anni e non ha una valida motivazione, non è il mio candidato", ha affermato la Ceo del Gruppo 24 Ore. 

Infine, "la sua vita è sintetizzabile in un motto?", ha domandato il direttore di Affari Angelo Maria Perrino. "Il mio è nella vita bisogna prendere un'idea e portarla avanti in un modo devastante, cosa che ho fatto con l'editoria online", ha risposto d'Asero che ha poi rivelato di avere nel cassetto altri due motti: "'Per aspera ad astra' (mi sono capitati tanti ostacoli, che ti ho raccontato, ma la determinazione mi ha caratterizzato nella vita) e 'be foolish be hungry' (solo chi ci crede in qualcosa veramente ci arriva)", ha chiosato la Ceo.