Economia

Petrolio, cali di produzione nel 23, più offerta nel 24 ma prezzi al top

di Daniele Rosa

Il petrolio raggiunge i 90 dollari al barile. Le analisi dell’EIA

Una parte dei minori consumi previsti nasce dal telelavoro nei paesi sviluppati come Australia, Stati Uniti, Regno Unito e Canada (una media di quasi 2 giorni passati in casa e risparmiati quindi sui trasporti). La stima è di circa 800000 barili giornalieri di cui mezzo milione solo negli Stati Uniti. Le preoccupazioni macroeconomiche sono cresciute dalla convinzione che i tassi di interesse resteranno alti per un tempo maggiore rispetto al previsti sia in Europa che negli Stati Uniti. In sintesi meno petrolio da Russia e Arabbia Saudita e maggior produzione dall’Iran ( 6000000 barili giornalieri). Tutto questo  crea volatilità di prezzo del greggio che, in ogni caso, potrebbe toccare poco i produttori ma al contrario riflettersi su industrie e consumatori finali con aumenti, ad’esempio, alle pompe di benzina. Non a caso ormai in Italia il prezzo della benzina ha sfondato, in molti rifornimenti, i due euro, valore inimmaginabile solo qualche anno fa.