Economia

Pil, Fitch smentisce Gualtieri e Istat. Stime tagliate nel 2020: giù del 10%

L'Istat vede segni di ripresa ma Fitch taglia le stime Pil

PIL, CALANO VENDITE AL DETTAGLIO: SOPRATTUTTO NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE

Dati contrastanti per l'economia italiana. L'Istat vede "estesi" segni di ripresa ma Fitch taglia le stime del Pil del nostro Paese per il 2020. Inoltre, le vendite al dettaglio calano a luglio, soprattutto nella grande distribuzione. Reggono solo i discount e il commercio elettronico. Numeri non incoraggianti arrivano anche dall'Eurozona dove nel secondo trimestre si registra un crollo record per il prodotto interno lordo (-11,8%) e anche per l'occupazione (-9%).

PIL, PER L'ISTAT ESTESI SEGNALI DI RIPRESA

La caduta del Pil italiano nel secondo trimestre e' associata a estesi segnali di ripresa emersi, da maggio, per la produzione industriale e da giugno per i nuovi ordinativi della manifattura e per le esportazioni che hanno riportato forti incrementi sia verso i mercati Ue sia verso quelli extra-Ue, interessando tutte le principali categorie di beni. A luglio, si sono registrati i primi segnali di recupero anche per l'occupazione accompagnati da una intensificazione della ripresa delle ore lavorate pro capite. Ad agosto, si e' ampliata la tendenza alla flessione dei livelli dei prezzi al consumo, ancora condizionati dalla caduta tendenziale delle quotazioni dei prodotti energetici.

"E' doveroso il grado di cautela per quanto riguarda il quarto trimestre. Abbiamo una previsione positiva ma cauta. La previsione positiva ma cauta è dovuta non solo perché il rimbalzo iniziale sarà in quel momento alle spalle ma perché siamo consci dei rischi  per la ripresa dei contagi", ha detto il ministro dell'economia Roberto Gualtieri nel suo intervento al forum Ambrosetti.

PIL, VENDITE AL DETTAGLIO IN CALO A LUGLIO

A luglio si stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. Su base tendenziale si registra una diminuzione delle vendite del 7,2% in valore e del 10,2% in volume, determinata soprattutto dall'andamento dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -15,8% in volume); in calo anche le vendite dei beni alimentari (-1,1% in valore e -2,4% in volume). A luglio, spiega l'Istat, il calo delle vendite al dettaglio e' determinato soprattutto dal comparto non alimentare, in notevole diminuzione sia nella grande distribuzione sia nelle imprese operanti su piccole superfici. Solo nei discount si evidenzia un segno positivo. In calo rispetto a un anno prima anche le vendite al di fuori dei negozi, mentre solamente il commercio elettronico registra un aumento, seppure in rallentamento rispetto ai mesi passati. 

PIL, FITCH TAGLIA LE STIME 

Il Pil italiano si contrarra' del 10% nel 2020 e rimbalzera' del 5,4% l'anno prossimo. L'agenzia ha abbassato la prima stima dal precedente 9,5% e rialzato la seconda dal precedente 4,4%, con una mossa che "riflette il punto di partenza piu' basso per l'attivita' e l'annuncio di un ulteriore sostegno fiscale a livello nazionale". "Il Pil e' sceso piu' di quanto ci aspettassimo nel secondo trimestre, contraendosi del 12,8% rispetto a una nostra previsione dell'8,2% a giugno", spiega un report, secondo cui dopo la fine del lockdown "l'attivita' economica si e' ripresa rapidamente, e questo potrebbe portare a un forte rimbalzo nel terzo trimestre". Al tempo stesso i piu' recenti indicatori ad alta frequenza mostrano "che c'e' stata una certa perdita di slancio di crescita nelle ultime settimane". "E' importante sottolineare che le nostre previsioni non tengono ancora conto di eventuali spese derivanti dall'approvazione del fondo di recupero dell'Ue da 750 miliardi di euro", precisa Fitch.