Economia

Pirelli, nei nove mesi crescono i ricavi. Boom dell'utile: +14,4% a 411 mln

Slitta a marzo 2024 la presentazione dell'aggiornamento del piano industriale

Pirelli, boom dell'utile: +14,4% a 411 milioni

Pirelli ha chiuso i primi 9 mesi con ricavi pari a 5,16 miliardi (+2,5%) e un utile netto di 411 milioni (+14,4%), quest’ultimo dato “grazie al miglioramento della performance operativa e al beneficio derivante dal Patent Box”.

Leggi anche: Pirelli, al via una partnership con il fondo arabo Pif

Nel periodo il price/mix è migliorato del 10,4% grazie ad aumenti di prezzo e miglioramento di mix. L’ebit adjusted è stato di 782,5 milioni (+3,8%). Il flusso di cassa netto ante dividendi è stato negativo per 367,7 milioni di euro (-323,2 milioni nei primi nove mesi 2022). La posizione finanziaria netta a fine periodo è negativa per 3,138 miliardi (-3,39 miliardi alla stessa data del 2022). Nel solo terzo trimestre, i ricavi sono stati pari a 1,72 miliardi (+2,2%), mentre l’utile è stato pari a 168,4 milioni, in crescita del 33,3% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Il gruppo rivede leggermente i target per l’intero 2023 con ricavi attesi a 6,6 miliardi (contro una precedente stima compresa tra 6,5 e 6,7 miliardi), gli investimenti sono confermati a 400 milioni (6% dei ricavi), la generazione di cassa è attesa tra 450 e 470 milioni, rispetto ai 440-470 delle precedente previsione. La posizione finanziaria netta è rivista in miglioramento a circa -2,33 miliardi di euro, con un rapporto Pfn/Ebitda adjusted pari a circa 1,6x/1,65x (-2,35 miliardi di euro la precedente stima, con un rapporto Pfn/Ebitda adjusted pari a circa 1,65x/1,7x).

Leggi anche: Pirelli e Brembo, si torna a parlare delle nozze: è la volta buona?

Pirelli, alla luce "delle incertezze legate al quadro internazionale", ha posticipato la presentazione dell’aggiornamento del piano industriale al 2025, inizialmente prevista entro la fine dell’anno, a marzo 2024 in occasione della presentazione dei risultati del bilancio 2023. Pirelli, si legge in una nota, conferma l’obiettivo di deleverage con un rapporto Posizione Finanziaria Netta/Adjusted Ebitda pari a circa 1 volta a fine 2025.