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Economia
Poste, Del Fante alza dividendi e guidance. Pioggia di "buy" dai broker
Matteo Del Fante, amministratore delegato Poste Italiane 

Matteo Del Fante, ceo di Poste, alza i target della dividend policy del colosso controllato dal duo Cdp-Tesoro sia sull'anno sia nell'arco di piano portandola al +7% annuo rispetto al 6% originario. Payout conseguente a risultati di bilancio superiori agli obiettivi del piano "24SI”. I profitti sono saliti infatti a 1,6 miliardi, in crescita del 31% rispetto al 2020 e il risultato operativo (Ebit) a 1,8 miliardi, in aumento del 21,1%. Ciò a fronte di ricavi pari a 11,2 miliardi, +6,6% rispetto al 2020. Il dividendo viene perciò incrementato a 0,59 euro, in crescita del 21% rispetto al 2020, un anno in anticipo rispetto alla precedente politica prevista nel piano strategico "24SI".

In particolare, i ricavi da corrispondenza, pacchi e distribuzione risultano di 3,7 miliardi, +15,1% annuale, grazie al recupero dei volumi della e al record raggiunto nei pacchi; i ricavi del settore assicurativo sono aumentati del 13,9% nell'esercizio 2021 e sono pari a 1,9 miliardi, in linea con gli obiettivi. I ricavi da pagamenti e mobile sono pari a 882 milioni, +19,6% annuale, grazie all'accelerazione dei pagamenti digitali e tramite carta e a ricavi da servizi di telecomunicazione in crescita.

Nel dettaglio, i pagamenti con carta hanno raggiunto quota 2 miliardi (+29% rispetto al 2020) e le transazioni con carta nell'e-commerce sono cresciute del 31% a 520 milioni, con un incremento delle attivita' sui canali digitali di Poste. Nel 2021 gli e-wallet digitali hanno raggiunto quota 9,1 milioni (+23,4% rispetto al 2020), grazie al maggiore utilizzo della app Postepay; i servizi di telecomunicazione risultano solidi grazie a una base di clienti fedele.

Il lancio dell'offerta energetica viene posticipato dal primo semestre alla seconda parte del 2022. A soffrire un pò sono i ricavi totali dei servizi finanziari che risultano pari a 5,5 miliardi, -1,2% annuale (1,3 miliardi nel quarto trimestre, in calo del 16,1% rispetto al 2020), con il margine di interesse (NII) sostenuto dagli investimenti in crediti di imposta che continueranno; i proventi da gestione proattiva del portafoglio di investimento sono stati assicurati per intero per il 2022 e per circa la metà per il 2023.

Le attività finanziarie totali (Tfa) risultano in crescita di 17 miliardi nell'anno e ammontano a 586 mld, trainate da una raccolta netta record di 15,1 miliardi e da un effetto positivo sui valori di mercato degli attivi pari a 2,3 miliardi. La posizione patrimoniale risulta solida con un total capital ratio di bancoposta al 21.9%, leverage ratio pari a 3.0% e solvency II ratio del gruppo assicurativo Poste vita pari al 261%. Grazie a operazioni di M&A strategiche, fanno sapere da viale Europa, l'azienda è in grado di accelerare lo sviluppo del piano portando il target del risultato operativo (Ebit) del 2022 a 2 miliardi, in crescita del 9% rispetto alla guidance originaria, e quello di utile netto a 1,4 miliardi (+8,9%).

I ricavi di gruppo sono rivisti al rialzo a 11,7 miliardi (+1,1% rispetto alla precedente guidance di 11,6 miliardi). Gli impatti potenziali del conflitto Russia-Ucraina, pur allo stato aleatori e incerti, anche in relazione alla pressione sull'inflazione sospinta dai forti rincari dell'energia e delle materie prime, viene precisato, appaiono contenuti, in relazione al fatto che le attività operative del gruppo sono pressochè interamente collocate all'interno del territorio nazionale e senza dipendenze della catena del valore con i Paesi coinvolti.

"Stiamo attuando una strategia anti-fragile che ci consente di adattarci e di reagire con successo a questa fase di forte incertezza, una strategia che ci ha permesso di superare i nostri obiettivi del 2021 in termini di ricavi, risultato operativo e utile netto", ha spiegato Del Fante, sottolineando di aver "dimostrato di saper affrontare e superare con successo scenari di stress e siamo convinti di essere in condizioni migliori rispetto al mercato per far fronte alla situazione attuale".

"Poste Italiane - ha evidenziato il manager - ha ottenuto risultati rilevanti, migliorando i propri numeri sia rispetto al 2020 che al 2019. Guardando, inoltre, agli ultimi 5 anni, abbiamo costantemente superato gli obiettivi del piano strategico, con l'utile netto del 2021 quasi raddoppiato rispetto al 2017". A Piazza Affari a metà seduta, dopo un tonico avvio in rialzo del 2%, il titolo scende in territorio negativo allineandosi con l’andamento del Ftse-Mib. Dopo i conti oltre le attese e l'incremento della guidance 2022, le azioni hanno però incassato una serie di buy.

Nel dettaglio, Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 13,5 euro, citando appunto i conti del quarto trimestre 2021 "migliori delle attese" e la guidance 2022 rivista al rialzo. Nel complesso, i numeri dello scorso esercizio "hanno raggiunto la parte alta della guidance, che era stata aumentata a novembre", e la politica del dividendo è stata migliorata, commentano gli esperti.

Altro buy viene da Equita Sim, con prezzo obiettivo a 14 euro. Conti sopra le attese e politica dei dividendi migliorata sono gli aspetti su cui puntato l'attenzione questi analisti. La guidance 2022 sui ricavi passa da 11,6 a 11,7 miliardi di euro, sull'Ebit da 1,8 a 2 miliardi e sull'utile netto da 1,3 a 1,4 miliardi. Intesa Sanpaolo, che su Poste conferma la raccomandazione add e il prezzo obiettivo a 13,5 euro, si attende ora un incremento degli obiettivi al 2024.

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