Rc Auto, Banca Generali e boom mercati: i profitti del Leone corrono a 1,2 mld
Ottima la semestrale della compagnia assicurativa guidata da Philippe Donnet che ha confermato il raggiungimento dei target del piano per il 2017.Bene il titolo
Perfomance migliori nel settore delle polizze Rc Auto, la spinta di Banca Generali, il contenimento dei costi a livello di holding e il semestre d'oro dei mercati finanziari fanno balzare i profitti semestrali delle Assicurazioni Generali di quasi il 4%, a 1,2 miliardi di euro. Utile netto che batte il consensus degli analisti (come tutte le altre principali voci di bilancio) e messo a segno a seguito di un risultato operativo di 2,6 miliardi (+4,1%) grazie a "una positiva performance in tutti gli ambiti di operatività", commentano dal colosso assicurativo guidato da Philippe Donnet. E il mercato gli dà ragione tanto che dal 23 novembre, giorno in cui il gruppo ha presentato alla comunità finanziaria l'aggiornamento del piano industriale, il titolo del Leone ha guadagnato il 36%, più dei diretti competitor (Allianz +21%, Axa +13% e Zurich +9%) e battendo anche l'Ftse Mib (+30%) e sovraperformando l'indice di settore (DJ Insurance +15%). Anche oggi buona la partenza delle azioni a Piazza Affari (+0,8% dopo il suono della campanella).
La compagnia ha raccolto complessivamente 36,6 miliardi (-0,8%) di premi, con il danni in crescita dell'1,5% e la raccolta netta nel vita sopra i 5,7 miliardi. Il valore della nuova produzione cresce del 52% a 942 milioni. "I risultati del primo semestre confermano la solidità del nostro business e l'efficace esecuzione della trasformazione industriale di Generali", spiega un soddisfatto Donnet. "Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi finanziari - afferma ancora il group Ceo - grazie alla determinazione, al focus e all'impegno dedicati alla realizzazione del piano strategico che mira a rendere Generali 'simpler & smarter'".
Sempre riguardo al business, Donnet sottolinea che "il combined ratio a 92,9% ed il New Business Value in aumento del 52% con margine al 4,11% continuano a confermarsi a livelli di eccellenza" e che l'"incremento dei premi danni ed una solida raccolta netta vita, sempre di maggiore qualità, sono la diretta conseguenza di un approccio alla crescita deciso e disciplinato".
"L'eccellente attuazione del piano - conclude il manager francese - ha consentito di raggiungere gli ottimi risultati di oggi con un aumento del 3,7% dell'utile netto, un Roe operativo significativamente superiore al target e un incremento dei prodotti a basso assorbimento di capitale".
Le buone prospettive macro (in Italia, il primo mercato del Leone, la crescita del Pil è stata rivista al rialzo da tutte le principali istituzioni all'1,3%-1,4%), il momento magico dei mercati azionari che, stando alle previsioni dei principali asset manager internazionali, dovrebbe continuare anche nel secondo semestre e l'imminente tapering da parte della Bce lasciano ben sperare per il raggiungimento dei target del piano industriale del Leone, tanto che al termine della comunicazione al mercato dei risultati dei primi sei mesi dell'anno, Generali ha infatti confermato tutti gli obiettivi prefissati.
"In un contesto macroeconomico e finanziario in ripresa, ma ancora caratterizzato da bassi tassi di interesse ed incertezza sui mercati finanziari, il gruppo proseguirà l'esecuzione disciplinata del proprio piano strategico", i cui obiettivi sono confermati, spiega la nota della compagnia.
Dopo aver "completato un importante turnaround finanziario negli ultimi anni" ora il gruppo Generali si trova "nel mezzo di una trasformazione industriale, che significa esecuzione della strategia in in modo più veloce, piu' semplice e piu' intelligente" allo scopo di raggiungere "la leadership nella performance operativa" e nella "creazione di valore nel lungo termine", ha spiegato poi Donnet.
Per raggiungere il primo obiettivo Generali punta a "una forte riduzione dei costi", con un taglio di "200 milioni nel 2018 nei Paesi maturi", "in anticipo di un anno rispetto al piano iniziale", che si aggiunge all'intenzione di concentrare "risorse sui business piu' profittevoli" e di perseguire "l'eccellenza tecnica per preservare i margini". La creazione di valore nel lungo periodo, ha aggiunto, si perseguira' attraverso un ribilanciamento della "struttura del portafoglio con business che richiedono meno capitale e assorbimento di liquidita'".
Al riguardo la strategia per l'asset management, lanciata nel primo semestre, "consentira' di incrementare di 150 milioni l'utile del gruppo entro il 2020". "Poi daremo forte pinta all'integrazione per incrementare la forza distributiva e rafforzare il nostro brand per aumentarne la visibilita' e l'efficacia'".
Infine, incalzato dagli analisti sulle iniziative da prendere sul portafoglio della controllata tedesca Generali Leben, il group Ceo spiega che "le Generali prenderanno una decisione entro fine anno e comunque non ci sarà nessun impatto negativo sulla presenza del gruppo in Germania o sulla quota di mercato nel Paese".
"Sulla Germania - prosegue - noi abbiamo cominciato, come previsto dal piano strategico, a gestire il portafoglio Vita tradizionale in un modo molto pro-attivo. In questo ambito, stiamo considerando per il portafoglio Generali Leben alcune opzioni', dice il numero uno del Leone, precisando che 'le possibilita' sono tre: la riassicurazione, la gestione del portafoglio all'interno del gruppo o la cessione del portafoglio o di una sua parte. Stiamo ancora considerando queste opzioni e prenderemo una decisione entro fine anno. E' una decisione sul portafoglio che non ha alcun impatto negativo sulla presenza in Germania e sulla quota di mercato".